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Italia 150, la Marcegaglia stakanovista: "Festa del 17 marzo? Tutti in fabbrica"

La presidente di Confindustria: "Nel giorno dell'Unità si lavori per recuperare competitività" / SEI D'ACCORDO?

domenico d'alessandro
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"Sì alla Festa nazionale, ma non si perdano ore di lavoro". La proposta giunge dalla presidente degli industriali Emma Marcegaglia secondo cui, piuttosto che festeggiare per un giorno intero l'anniversario dell'Unità d'Italia, ogni azienda potrebbe prevedere "momenti di ricordo e di aggregazione attorno alla bandiera nazionale e nei luoghi di lavoro". La leader di Confindustria, in una nota, dichiara di "rispettare e condividere" la decisione del Governo di celebrare, il prossimo 17 marzo, la ricorrenza del 150esimo anniversario: "Si tratta di una data importante che va vissuta con autentica partecipazione, come momento di orgoglio e di unità nazionale", dice. Ma poi aggiunge: "Chiediamo al tempo stesso che si tenga conto delle esigenze di un'economia che sta facendo e sempre più deve fare ogni possibile sforzo per recuperare competitività". RISCHIO DEL "PONTE LUNGO" - Emma spiega che "una nuova festività, per di più collocata in una giornata, il giovedì, che si presta ad essere utilizzata per un 'ponte lungo' sino al fine settimana, comporta perdite elevate in termini di minore produzione e maggiori costi per le imprese. Darebbe un segnale fortemente dissonante rispetto alle azioni che, faticosamente, le parti sociali stanno mettendo in atto per recuperare ogni possibile margine di produttività, per poter fare nuovi investimenti e salvare posti di lavoro in Italia". Sei d'accordo? Vota il sondaggio.

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