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Colle contro il Sud Tirolo: "Anche voi siete italiani"

Italia 150, da Napolitano "sorpresa e rammarico" per le parole di Durnwalder, che conferma: "Nulla da festeggiare"

domenico d'alessandro
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Una polemica al giorno per l'anniversario dell'Unità d'Italia. Ma oggi scende in campo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ci tiene a regalare agli italiani una festa solenne e "storica". Per questo ha espresso sorpresa e rammarico per le parole con cui l'onorevole Luis Durnwalder, Governatore del Sud Tirolo, ha detto apertamente che gli abitanti di questa zona rinunciano a festeggiare il 150esimo dell'Unità. Il Capo dello Stato ha inviato una lettera al Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano rilevando come il Governatore non può parlare a nome di una pretesa "minoranza austriaca" dimenticando di rappresentare anche le popolazioni di lingua italiana e ladina, e soprattutto che la stessa popolazione di lingua tedesca è italiana e tale si sente nella sua larga maggioranza. NAPOLITANO FIDUCIOSO - Il Presidente della Repubblica ha espresso la propria fiducia che l'intera popolazione della provincia di Bolzano possa riconoscersi pienamente nelle celebrazioni della nascita dello Stato italiano, nello spirito sancito dagli articoli 5, 6 e 11 della Costituzione repubblicana. DURNWALDER CONFERMA TUTTO - "Nel 1919 non ci è stato chiesto se volevamo far parte dell'Italia e per questo ribadisco che non parteciperò ai festeggiamenti - ha prontamente risposto Durnwalder - Il gruppo linguistico tedesco non ha in merito nulla da festeggiare. Gli assessori italiani sono liberi di festeggiare l'unità d'Italia, ma non in rappresentanza della Provincia autonoma". SUPER-PONTE IN CAMPANIA - Le polemiche sull'"utilità" della festa nazionale del 17 marzo aumentano. E ora c'è un dettaglio che andrebbe a confermare quanto temuto, nei giorni scorsi, da Marcegaglia e Calderoli: in Campania potrebbe esserci un "superponte" di quattro giorni. Le scuole, infatti, potrebbero rimanere chiuse per celebrare l'Unità d'Italia giovedì 17 marzo, ma poi dovrebbero "saltare" anche la giornata di sabato 19. In regione, infatti, dallo scorso anno si svolge in questa data la Giornata della Memoria delle vittime di mafia, in ricordo dell'assassinio di Don Peppino Diana, avvenuto proprio il 19 marzo 1994. Dunque studenti e docenti, se tutto venisse confermato, rimarrebbero a casa sia giovedì e sabato, dando vita al "naturale" ponte nella giornata di venerdì. Leggi l'intervista di Maurizio Belpietro al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini sulla festa del 17 marzo.

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