Immigrazione, Ue contro il Viminale. 5 morti in mare
Tunisia: "No polizia italiana sulle nostre coste". Maroni: "Mai respinto offerte dell'Europa". Tragedia nel golfo di Zarzis
Continua l'emergenza immigrazione. Sulle coste di Lampedusa proseguono gli sbarchi di gommoni con, a bordo, decine di immigrati provenienti soprattutto dalla Tunisia. Ma continuano anche le tragedie del mare: al largo del golfo di Zarzis, nella notte tra sabato e domenica c'è stato un naufragio che, secondo alcuni testimoni, avrebbe causato la morte di almeno cinque clandestini. In 17 sono dispersi. Intanto si consuma uno scontro tra Italia e Unione Europea sull'emergenza provocata dall'impennarsi dei flussi migratori. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha parlato di "caduta del muro del Maghreb", mentre la commissaria Ue agli Affari interni ha risposto alle crtiche arrivate dal Belpaese dicendosi "sorpresa" per le dichiarazioni della autorità sulla latitanza di Bruxelles. LA COMMISSARIA UE - "Sono stata formalmente in contatto sabato scorso con le autorità italiane - ha dichiarato la commissaria da Bruxelles - a cui ho chiesto in che modo la Commissione poteva fornire sostegno. La loro risposta è stata che in questo momento non ne avevano bisogno'". Anche se "Maroni ha rifiutato il nostro aiuto - ha ribadito la Malmstrom - la Ue è sempre disponibile a sostenere l'Italia". LA REPLICA DI MARONI - Maroni ha subito replicato alla commissaria. "Non è vero che l'Italia ha rifiutato l'aiuto offerto dalla Ue", ha sottolineato Isabella Votino, portavoce del ministro dell'Interno. "Maroni e Malmstrom - ha confermato la portavoce - si sono sentiti sabato scorso e il ministro ha avanzato alcune richieste, peraltro non nuove: l'intervento di Frontex (l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Ue) per controllare il Mediterraneo, gestire i centri per gli immigrati e rimpatriare i clandestini, nonché il rispetto del principio del 'burden sharing', che cioè siano tutti i Paesi dell'Unione a farsi carico di rifugiati e clandestini. Rispetto a queste richieste per ora non abbiamo avuto risposta. In ogni caso non è nostra intenzione polemizzare con la commissaria Malmstrom, che anzi Maroni ha più volte elogiato. Ma la critica è rivolta più in generale all'Europa, dalla quale ci aspettiamo che passi dalle parole ai fatti, dando risposte concrete alle richieste da tempo avanzate dall'Italia". LA VISITA DI FRATTINI - Nelle prossime ore giungerà il ministro degli Esteri giungerà in Tunisia per affrontare l'emergenza immigrazione Franco Frattini: in programma c'è un incontro con il premier locale Mohamed Gannouchi. Il titolare della diplomazia tunisino Aahmed Ounaies, intanto, si è dimesso: si sarebbe dovuto recare in Italia il prossimo giovedì. "Sono certo che la collaborazione tra i nostri due Paesi riprenderà più forte di prima", ha dichiarato Frattini. "Finora il meccanismo ha funzionato e vogliamo ripristinare quel meccanismo che fino a un mese fa aveva portato a zero l'immigrazione clandestina", ha sottolineato motivando la richiesta di pattugliamenti delle coste nordafricane per far fronte all'emergenza.