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Grammy: vincono Lady GaGa, Lady Antebellum e Arcade Fire

Due premi all'italoamericana ma l'album dell'anno è della band indie canadese. Vince anche Riccardo Muti

domenico d'alessandro
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Sono Lady GaGa e i Lady Antebellum i trionfatori della 53esima edizione dei Grammy Awards. Ma il premio più importante, quello del disco dell'anno, è andato agli Arcade Fire, geniale band canadese (nella foto) premiato per "The Suburbs". Una vittoria, quella del gruppo indie poco conosciuto in Italia, che ha sorpreso tutti: niente da fare per le dive del pop GaGa e Katy Perry, ma anche per Eminem, dato per super favorito alla vigilia. L'italo americana regina del trash pop, dopo aver presentato il suo nuovo singolo "Born this way" (esibizione ordinaria per lei, nessun effetto speciale, se togliamo un enorme uovo all'interno del quale ha "sfilato" sul red carpet), ha conquistato i riconoscimenti per il miglior album pop con "The Fame Monster", e la migliore performance pop per un'artista donna, con "Bad romance". Quattro premi per i Lady Antebellum: registrazione, canzone, performance country di un gruppo dell'anno con "Need you now" e album country dell'anno, per il disco omonimo. DELUSIONE PER EMINEM E RIHANNA - I Train, con "Hey soul sister" vincono il Grammy per la miglior performance pop di un gruppo, mentre Bruno Mars porta a casa il premio per la migliore performance pop di un artista uomo. L'album rap dell'anno è "Recovery" di Eminem, quello rock è "The resistance" dei Muse, e quello R&B è "Wake up!" di John Legend & The Roots. "Empire state of mind" di Jay-Z e Alicia Keys si è aggiudicato il Grammy per la migliore canzone rap dell'anno. Delusione anche per Rihanna, che torna a casa solo per la registrazione dance dell'anno con "Only girl (in the world)". TRIONFO PER RICCARDO MUTI - Gioia anche per l'Italia: Riccardo Muti ha conquistato il Grammy Awards per il miglior album di musica classica. Il disco è "Verdi: requiem", eseguito dall'orchestra sinfonica di Chicago e coro sinfonico di Chicago. Lo stesso album, poi, ha vinto il Grammy come miglior performance corale.

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