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Gheddafi nel bunker Strage a Zawiya, il video

IL RAIS DELIRA IN TV: "MANIFESTANTI DROGATI DA BIN LADEN" Libia, ancora bombardamenti. Immagini-choc su LiberoTv. Usa: "Indagini per investigare su atrocità del rais". Ex ministro dice: "Colonnello come Hitler, si ucciderà". Picchiati cronisti italiani

Andrea Tempestini
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"Sono un leader simbolico, come la Regina Elisabetta". Dal suo bunker in Libia Muammar Gheddafi è tornato a parlare alla popolazione libica, in un discorso pronunciato via telefono alla televisione di stato. Il Colonnello ha ribadito la sua condanna nei confronti delle violenze, spiegando che tra gli insorti ci sarebbero anche "bambini drogati con in mano armi da fuoco, pur non sapendo come usarle". Secondo il dittatore, le richieste dei manifestanti verrebbero direttamente da Osama Bin Laden: si tratterebbe un'ideologia inspegabile per il leader della Rivoluzione verde, visto che "la gente in Libia ha tutto quello di cui ha bisogno". Infatti, "le persone con un minimo di cervello non parteciperanno a queste proteste". INTERVENGONO GLI USA - In serata, però, giunge la durissima presa di posizione degli Stati Uniti. L'amministrazione Obama ha annunciato che sta per unirsi agli sforzi dell'Europa per estromettere la Libia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e per aprire indagini speciali per investigare sulle atrocità del regime di Muammar Gheddafi. Il segretario di Stato Hillary Clinton potrebbe coordinare il ruolo degli Usa nell'incontro del Consiglio sui diritti umani che si terrà la prossima settimana a Ginevra. Inoltre, da parte di Washington è giunta la conferma che sarebbe in corso una repressione sui giornalisti stranieri per soffocare le notizie degli assalti del regime ai manifestanti. Guarda il video amatoriale della strage di Al-Zawiya pubblicato da Al Jazeera. MASSACRO AD AL-ZAWIYA - In mattinata, la controffensiva di Gheddafi si è concentrata nella città di Al-Zawiya, dove le milizie del regime hanno effettuato una serie di bombardamenti: l'azione avrebbe provocato centinaia di vittime, anche se il figlio del colonnello, Seifulislam Gheddafi, ha smentito il fatto. Secondo una testimone si tratterebbe di "un vero e proprio massacro": la ragazza ha spiegato anche che i ribelli temono bombardamenti anche nella città di Tajoura. Nel frattempo, per tutelare la sicurezza dei propri clienti, Alitalia ha sospeso tutti i voli di lina verso Tripoli. Gli oppositori al regime del Rais hanno preso il controllo di molteplici città in prossimità della capitale, e secondo quanto trapela starebbero avanzando verso Tripoli per quello che potrebbe essere uno dei momenti decisivi della rivolta: l'assedio della capitale. Inoltre, secondo diverse fonti, decine di pozzi di petrolio sarebbero stati "conquistati" dai manifestanti. NUOVE PROTESTE VENERDI' - Se Gheddafi cerca di raccogliere le forze mercenarie asserragliato in un bunker, gli oppositori non stanno a guardare e annunciano una protesta coordinata per venerdì. Le parole minacciose rivolte dal Colonnello nel discorso alla nazione non hanno scoraggiato i manifestanti. Piuttosto, li hanno resi ancora più determinati ad ottenere il crollo del Rais. I ribelli intanto controllano la città di Misurata nel nord ovest del paese. La città ha subito giovedì mattina un dura attacco da parte di forze filogovernative; l'azione avrebbe provocato alcuni morti. Scontri anche nella a Sabratha, ad 80 chilometri da Tripoli, dove si sarebbero radunati anche numerosi mercenari stranieri. La rivolta potrebbe però raggiungere presto un nuovo apice: secondo la ragazza intevistata dall'Ansa, Tripoli sarà presto oggetto di un attacco da parte dei ribelli. Nel tardo pomeriggio di giovedì, intanto, alcuni giornalisti italiani sono stati bloccati e perquisiti da alcuni mercenari: gli inviati del Corriere della Sera Fabrizio Caccia e di Repubblica Vincenzo Nigro sono stati anche schiaffeggiati quando hanno detto di essere italiani. Subito dopo tutti i cronisti sono stati rilasciati. IL BILANCIO - A Tripoli sarebbero arrivati migliaia di mercenari, rifnforzi per il leader il cui regno, dopo 42 anni, vacilla paurosamente. La repressione è stata durissima: la Comunità araba in Italia ha infatti parlato di un numero di vittime che si aggira tra le 5.000 e le 7.000. Cifre inferiori rispetto alle 10mila di cui si parlava ieri. Ad ogni modo, secondo l'associazione, il conteggio dei morti potrebbe raggiungere le decine di migliaia nel giro di poche ore. AL QAEDA - Oltre al dramma della rivolta, sulla Libia si aggira il fantasma di Al Qaeda. Il ramo nordafricano dell'organizzazione terroristica, infatti, si è schierata al fianco dei dimostranti anti-regime, e accusa Gheddafi di essere un "assassino di innocenti. Siamo addolarati dalla careficina e dai vili massacri perpetrati" dal Colonnello, riferiscono in un comunicato. "Contro la nostra gente e i musulmani disarmati che si sono levati contro la sua oppressione e la sua tiranni. Facciamo appello ai musulmani libici perché abbiano fermezza e pazienza, e li incitiamo a continuare la propria battaglia e rivoluzione per cacciare il tiranno criminale". "FINIRA' COME HITLER" - Secondo l'ex ministro della Giustizia libico, Mustafa Abdelijalil, "Gheddafi non si dimetterà e non lascerà la Libia, ma farà la stessa fine di Adolf Hitler, suicidandosi". La dichiarazione è stata resa al quotidiano svedese Expressen. "Il tempo di Gheddafi è finito", ha continuato Abdeljalil. Mercoledì, lo stesso ex ministro, aveva affermato che per la strage di Lockerbie del 1988 (quando una bomba esplose a bordo di un aereo della Pan Am provocando la morte di 270 persone) la responsabilità era del Colonnello. OBAMA: "STOP A VIOLENZE" - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama - dopo che la Ue ha deciso di sospendere i negoziati con la Libia ed ha annunciato di pensare ad ulteriori sanzioni - ha quindi chiesto che venga fermata la "violenza mostruosa" in corso nel Paese. La repressione in corso, ha spiegato, "viola le leggi internazionali" e viola "i diritti umani, non negoziabili". Anche il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha dichiarato che "Tripoli risponderà di queste violenze inaccettabili".

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