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Salma Bongiorno: arrestati due sciacalli

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Tentata estorsione: chiesero soldi alla famiglia di Mike per ridare la bara trafugata. Ma non l'avevano rubata loro

Giulio Bucchi
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Svolta nel caso Mike Bongiorno. Due persone sono state arrestate la scorsa notte dai carabinieri do Arona e Verbania per tentata estorsione alla famiglia del celebre conduttore, la cui salma è stata trafugata lo scorso 24 gennaio dalla tomba di famiglia nel cimitero di Dagnente, in provincia di Novara.  Secondo le prime informazioni si tratterebbe di due sciacalli, disposti a restituire la bara in cambio di qualche centinaia di migliaia di euro. I carabinieri di Arona e Verbania hanno appurato i due arrestati non hanno nulla a che fare con il sequestro, ma che hanno cercato di approfittare della situazione. Della bara di Bongiorno, invece non c'è traccia come pure non si sarebbero mai fatti sentire persone legate al furto. CHI SONO I FERMATI - I due uomini fermati la scorsa notte sono due pregiudicati milanesi ma nati a Cerignola, vicino Foggia. Si tratta del 53enne Luigi Spera, residente a Settimo Milanese, e del 62enne Pasquale Cianci, che abita a Milano. Sono finiti in carcere a Verbania, attendono la decisione del giudice che entro 48 ore dovra convalidare o meno il fermo.

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