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Pasticcio giustizia: prescrizione breve ma il Cav non lo sa

Ghedini e Berlusconi all'oscuro della proposta di Vitali, che poi precisa: "Sono esclusi processi in corso"

Privitera Andrea
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"Credetemi, non ne so nulla". Il presidente del Consiglio Silvio ha liquidato così la proposta di legge di prescrizione breve formalizzata ieri dal deputato del PdL Luigi Vitali. L'idea ha incassato immediatamente le critiche delle opposizioni, ma non solo. Il premier, uscendo dalla sua residenza romana a palazzo Grazioli, si è fermato a scambiare qualche battuta con i cronisti. A chi gli ha chiesto della prescrizione breve, il presidente ha risposto: "Credetemi, non ne so nulla". Ma è un'iniziativa del governo? Insistono i cronisti. "Non ne so nulla", Ha ribadito ancora il Cavaliere. A smarcarsi da questa proposta, apparentemente individuale, anche lo stesso avvocato del Cav, Niccolò Ghedini: "Si tratta di un'iniziativa non concordata", ha detto. "Chiederemo a Vitali di ritirare immediatamente quella parte che potrebbe offrire strumentali polemiche in particolare per ciò che riguarda la prescrizione". LA PROPOSTA - Nel progetto avanzato da Vitali, veniva introdotta la pena ridotta per incensurati e soggetti con età superiore ai 65 anni, con effetti sulla prescrizione; allargamento dei reati di competenza della Corte d'Assise, compresi quelli che vedono coinvolti magistrati; aggravante per l'abuso d'ufficio commesso sempre dai magistrati. La legge vorrebbe dunque modificare i codici penale e di procedura penale, "dando attuazione ai principi del giusto processo fissati dall'articolo 111 della Costituzione. Un restyling e una sintesi di norme già elaborate nelle precedenti legislature, per rendere effettivo il giusto processo", ha spiegato il deputato all'Adnkronos. "ESCLUSI I PROCESSI IN CORSO" - Da parte di Vitali, poi, giunge un nuovo chiarimento: "Per evidenziare, se ve ne fosse bisogno, qual è lo stato di civiltà del confronto politico e soprattutto qual è la predisposizione dell'opposizione a discutere in maniera civile e produttiva di riforme della giustizia - afferma - voglio ribadire che nella mia proposta sarà inserita una norma che non renderà applicabile le modifiche a tutti i procedimenti in corso". E ancora: "Nonostante i chiarimenti offerti sulla mia proposta di legge che, ribadisco ancora una volta nel tentativo di sgomberare finalmente il campo dalle polemiche, non incide sui tempi di prescrizione del reato e quindi non può essere applicata ai processi del presidente Berlusconi - prosegue il deputato - l'opposizione continua a prodursi nei soliti attacchi pretestuosi affermando che la norma potrebbe tornare utile al premier". "Ora mi aspetto - conclude Vitali - che quando la proposta sarà ufficialmente presentata, e - osserva - se dovesse essere messa in discussione, ci sia un serio confronto sul merito e non una strumentale posizione di critica a prescindere dai contenuti del testo".

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