Adriano saluta Roma: rescissione consensuale del contratto
Il 29enne attaccante torna in Brasile dopo 9 mesi di bravate e flop. La Sensi disse: "Non è una scommessa, ma una certezza..."
L'Imperatore se ne va, senza salutare. Adriano ha rescisso il contratto con la Roma dopo nove mesi di anonimato e delusioni. Ad inizio estate il 29enne attaccante brasiliano approdò in giallorosso accolto da cinquemila tifosi entusiasti, ma quella presentazione al Flaminio rimarrà l'unica gioia di un soggiorno nella Capitale da dimenticare. Anzi, da cancellare, facendo scadere il suo contratto da 5 milioni di euro lordi con due anni e mezzo d'anticipo sulla fine 'naturale' prevista per giugno 2013. Troppa birra, peso forma inconciliabile con lo sport e una saudade ancora una volta insormontabile. SENZA SPRAZZI - Il futuro di Adriano, un passato ormai remoto da grande promessa nell'Inter, un presente da quasi ex calciatore (anche se a giugno per il presidente giallorosso Rosella Sensi il ragazzo "non era una scommessa, ma una certezza"), sarà in Brasile. Dove, con meno pressioni, sa ancora brillare a sprazzi, come fatto nel 2009 col Flamengo. L'esperienza alla Roma, iniziata con la Supercoppa persa con l'Inter, si è di fatto bloccata nel derby di Coppa Italia con la Lazio di gennaio, in cui si è procurato un brutto infortunio alla spalla destra: in tutto otto presenze e zero gol. In mezzo, troppe bizze, compresi il ritorno ritardato a Roma dopo le vacanze di Natale, le bravate, le notti allegre tra alcool e patenti ritirate. Il direttore operativo Gian Paolo Montali ha incontrato l'agente di Adriano, Roberto Calenda, trovando l'accordo bilaterale. Frena invece l'altro manager del calciatore, Gilmar Rinaldi: "Non ne so nulla, senza di me non si fa niente". Forse l'ultimo tentativo di strappare qualche altro favore da una Capitalie che ha già avuto tanta pazienza.