Cerca
Logo
Cerca
+

Prestigiacomo: "Non ripetiamo l'errore del 1987"

Ministro a Belpietro: "Sul nucleare andremo avanti, non faremo scelte di pancia come dopo Chernobyl" / VIDEO

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

"Dalla tragedia del Giappone dobbiamo imparare, non farci spaventare". Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ospite del direttore di Libero Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5, interviene sulla questione dell'energia nucleare e ribadisce: "Nessun allarmismo". Guarda il video dell'intervista a La telefonata su Libero Tv. Ministro, a Fukushima la situazione non è ancora sotto controllo. Che notizie le arrivano? "Attraverso l'Ispra (l'agenzia di protezione e sicurezza ambientale che fa capo al Ministero, ndr) siamo in costante contatto con l'Aiea. Attualmente pare che sia cominciato il principio di fusione del nocciolo del secondo reattore a Fukushima. Siamo ancora al di sotto del 5%, non è allarme rosso". Cosa avete deciso nella riunione di ieri a Bruxelles? "Oggi ci sarà una riunione tra il commissario per l'Energia e tutti i ministri. Si farà un programma europeo. L'Italia, ancora senza centrali, partecipa per imparare ma in Europa ci sono ancora centrali dalla stessa tecnologia di quelle giapponesi: è opportuno verificare le loro condizioni di sicurezza". Nel frattempo la Germania ha deciso di sospendere due centrali. "Lo dico con tutto il rispetto: è una decisione presa sull'onda dell'emotività, tra poche settimane sono in programma elezioni amministrative... Prima il governo tedesco aveva dichiarato che sarebbe uscita dal nucleare, poi più realisticamente ha deciso di prolungare la vita delle centrali. La moratoria di 3 mesi serve probabilmente per verificare quattro centrali, le più vecchie, per rassicurare l'opinione pubblica. Tutti dobbiamo riflettere e fare considerazioni solo quando questa vicenda sarà conclusa. Non mi piacciono le speculazioni a usi domestici con ancora in corsa l'onda dello tsunami, come ho visto fare qui in Italia venerdì scorso". Secondo lei si è fatto allarmismo sul nucleare? "Tutti ora hanno per fortuna abbassato i toni. E' un fatto positivo, bisogna dire la verità ai nostri concittadini. C'è preoccupazione ma l'allarmismo non paga. L'Italia nel 1987 ha fatto una scelta sull'onda dell'emotività, una scelta che a mio avviso ci ha penalizzato". Il programma nucleare del governo andrà avanti. E' vero? "Certo. Siamo sereni e convinti di una scelta consapevole: costruiremo centrali modernissime, con sistemi di sicurezza enormemente superiori a quelli in vigore in Giappone. Tra l'altro la nostra agenzia per la sicurezza, in via di istituzione, nascerà dopo un confronto con le più moderne agenzie internazionali. Dobbiamo tutti imparare dalla tragedia del Giappone, ma non possono cambiare i progetti energetici mondiali".

Dai blog