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Dramma Giappone: 20mila dispersi Emergenza cibo

Mancano i generi di prima necessità. L'Ue: "Più controlli su importazioni alimentari da Tokyo". Nikkei a picco

Federica Lazzarini
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l bilancio provvisorio dei morti e dei dispersi del disastro giapponese ha raggiunto la cifra di 12.471 individui. Le morti registrate, secondo quanto riferiscono i dati della polizia, sono 4.277, mentre i dispersi sono 8.194. I feriti sono 2.282, una cifra, quest'ultima, che appare decisamente sottovalutata. Le cifre ufficiali, pur se ancora provvisorie, del cataclisma che ha devastato il Paese venerdì scorso, appaiono, inoltre sottodimensionati se si considera che, nella sola città di Ishinomaki, prefettura di Miyagi, i dispersi, a detta del sindaco, sono almeno 10.000. Altrettanti, nella città portuale di Minamisanriku, stessa prefettura. Ancora più drammatiche le stime per la sola città di Ishinomaki: il numero dei dispersi potrebbe aggirarsi attorno ai 20 mila, e i mille cadaveri restituiti dal mare nella piccola cittadina di Minami Sanriku purtroppo non fanno che dare loro ragione.  EMERGENZA ALIMENTARE - Una delle conseguenze della tragedia che sta investendo il Giappone è l'emergenza alimentare: i principali rivenditori nipponici stannov arando misure eccezionali per risolvere il rebus della crescente scarsità di generi alimentari. Nell'area metropolitana di Tokyo - dove vivono circa 35 milioni di persone - i supermercati e i negozi di alimentari sono letteralmente presi d'assalto. Mancano in particolare acqua, riso e cibi a lunga conservazione. IMPORTAZIONI EUROPEE - "Analisi sul livello di radioattività dei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali importati dal Giappone": è il consiglio-allarme di Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla Salute John Dalli. La psicosi-radiazioni, insomma, avanza a grandi falcate. Già da ieri Bruxelles ha notificato alle autorità responsabili dei 27 Stati membri, alzando il livello di allerta su alimenti e mangimi importati dal Sol Levante. Il portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Gregory Hartl frena invece sui pericoli di contaminazione: "L'unico rischio è per i prodotti alimentari che provengono dall'area immediatamente vicina all'impianto nucleare danneggiato di Fukushima, nel raggio di 30 chilometri". L'Oms sta collaborando con l'Aiea e con la Fao per raccogliere maggiori informazioni. SHOCK PER L'ECONOMIA -  L'economia nipponica soffre la tragedia, la borsa di Tokyo ha chiuso oggi con un -5.6%, dopo che ieri aveva toccato la perdita record di -10.55%, per il panico scatenato dal discorso del premier giapponese in televisione, nel quale ammetteva la gravità della situazione nelle centrali nucleari. la perdità del martedì nella borsa di Tokyo - che ha costretto la Banca Centrale del giappone ad immettere liquidità per 248 miliardi di euro - è la più alta in un giorno solo su una piazza finanziaria, dal crollo della Lehman Brothers negli Usa nel 2008. Nel paese del sol levante molte grande industrie del settore automobilistico e High-tech hanno bloccato del tutto la loro produzione. A paese messo in ginocchio, hanno offerto il proprio aiuto oltre 112 paesi e 23 organizzazioni non governative.

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