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I verdi europei contro Vendola: "Sei stalinista"

Cohn-Bendit: "Sbaglia a scendere in piazza e gridare 'Né con Gheddafi né con le bombe'. E' rimasto agli anni '50 e all'ossessione anti-Usa"

Giulio Bucchi
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Vendola? "Uno stalinista fermo agli anni 50". La bocciatura di Nichi il pugliese non arriva da qualche reazionario, ma da Daniel Cohn-Bendit, nel 1968 leader del movimento francese e oggi rispettato presidente dei verdi europei. Dani il rosso, intervistato da Repubblica, parla di Libia e si scaglia contro il segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, protagonista di un appello anti-raid su Tripoli. "Come fa a dire 'né con Gheddafi, né con le bombe'? Non faccio paragoni col triste slogan 'né con lo Stato, né con le Br', ma mi ricorda Francia e Gran Bretagna del '36, che lasciarono sola la Rapubblica spagnola contro Franco, Hitler e Mussolini". Ergo: Gheddafi come il dittatore spagnolo. "Vedo appelli anti-raid solo in Italia o in Grecia, dai neostalinisti. Finiscono per schierarsi con la Cina, Putin e Chavez. Sono prigionieri delle categoria anni '50". Il fantasma che si aggira sulla testa di Vendola e compagni, secondo Cohn-Bendit, è "l'ossessione assoluta e accecante della mitica lotta contro l'imperialismo americano". Quindi la piroetta finale dell'ex barricadero del '68 parigino, che lascia solo il compagno di danze Vendola: "Spesso chi protesta nel mondo del benessere, non si immagina cosa sia vivere sotto dittatori come Gheddafi. Ciò ha a che fare con ideologie marxiste-leniniste: il mondo diviso in cattivi e buoni, l'imperialismo cattivo e tutti i suoi nemici buoni".

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