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Attentato a Gerusalemme: un morto, 50 feriti

Bomba nella stazione centrale dei bus, 4 persone in gravi condizioni. Poco distante dal luogo uditi alcuni spari / DIRETTA TV

domenico d'alessandro
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Fortissima esplosione su un bus a Gerusalemme. La deflagrazione, secondo quanto riferiscono i media locali, è avvenuta nella stazione centrale degli autobus. Lo scoppio è avvenuto davanti all'Internation Convention Center, ed è stato coinvolto un automezzo della linea 174. Per ora il bilancio parla di almeno una donna morta e cinquanta feriti. Quattro, tra i feriti, verserebbero in gravissime condizioni: in particolare uno è stato immediatamente sottoposto a un'operazione chirurgica all'ospedale Hadassah Ein Kerem. Alcune persone sono state trasportate, in barella, nello stesso nosocomio, ma non si sa se erano ancora in vita. La polizia ha chiuso tutti gli accessi alla città: in questo momento Gerusalemme è, dunque, una città isolata. Segui la diretta su Al Jazeera International A causare lo scoppio sarebbe stato un ordigno nascosto in una borsa abbandonata vicino a un palo del telefono: la notizia è stata confermata dal ministro israeliano per la Sicurezza interna, Yitzhak Aharonovitc, secondo cui l'attentato è stato causato da un ordigno di circa uno-due chili. Un portavoce della polizia ha parlato esplicitamente di "attacco terroristico". La deflagrazione è stata sentita in tutta la città e ha frantumato i finestrini di due altri bus. La radio militare israeliana ha riferito di spari uditi all'ingresso di Gerusalemme, nella zona dei 'Giardini Sacharov', a circa un chilometro di distanza dall'esplosione: la polizia ha perà assicurato che quest'ultimo episodio è in realtà un falso allarme. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in seguito all'attentato, ha sospeso la partenza per il suo viaggio in Russia. Gli attacchi a Gerusalemme negli ultimi anni erano diminuiti e l'ultimo attacco suicida risale al 2004. Negli ultimi giorni era aumentata la tensione tra Hamas e l'esecutivo israeliano. In merito all'attacco è intervenuto anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: "Non esiste mai una giustificazione per il terrorismo - ha detto  in un comunicato scritto -. Gli Usa chiedono ai gruppi responsabili di porre fine a questi attacchi e sottolineano che Israele, come tutte le nazioni, ha un diritto di auto-difesa". Il titolare della Casa Bianca ha anche espresso le sue condoglianze per la morte di otto palestinesi a Gaza, uccisi durante alcuni raid dello stato ebraico.

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