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Fukushima radioattiva: 3 contaminati Oltre 27 mila le vittime dello tsunami

Livelli di iodio 147 volte superiori al limite di sicurezza nel mare vicino alla centrale nucleare. Nube tossica sull'Italia

Giulio Bucchi
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Cresce l'allarme radioattività nei mari giapponesi. La presenza di iodio nell'acqua di mare nell'area della centrale nucleare di Fukushima danneggita dallo tsunami dello scorso 11 marzo è infatti aumentata fino a 147 volte al di sopra dei livelli fissati dalla legge. L'ammissione è della stessa Tepco, la società che gestisce l'impianto. E come previsto nei giorni scorsi, il rischio contaminazioni colpisce anche chi sta lavorando al ripristino della centrale. Tre dipendenti sono stati colpiti da radiazioni e due di loro sono stati ricoverati in ospedale. I due dipendenti sarebbero stati esposti a radiazioni di "170-180 millisievert/ora" mentre lavoravano sui cavi al reattore numero 3 di Fukushima. I due operai ricoverati hanno riportato anche ustioni alle gambe. Dopo la notizia, la Tepco ha chiesto ai lavoratori di allontanarsi dal reattore. Tra quelli danneggiati, il numero 3 è considerato quello più pericoloso perché alimentato dal combustibile "mox", altamente radioattivo. NUBE TOSSICA - Per oggi intanto è atteso l'arrivo sui cieli italiani della nube radioattiva sprigionata dalla centrale giapponese. Per il momento non si registrano anomalie, secondo le ultime rilevazioni dell'Ispra effettuate mercoledì sera alle 20. Sin dal 12 marzo 2011 le Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell'ambiente hanno intensificato le misure di particolato atmosferico per monitorare l'eventuale presenza anomala di radioattività in aria, in particolare gli isotopi Cesio 137 e Iodio 131. La dispersione dei rilasci di radioattività dalla centrale giapponese, spiega l'Ispra, "sin dall'inizio dell'evento, ha risentito delle traiettorie dei venti che, su larga scala, hanno interessato prevalentemente l'area orientale e nord orientale, verso l'oceano Pacifico e gli Stati Uniti". Nel loro movimento le masse d'aria vanno "gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che, giunte in Europa, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa e non rilevanti dal punto di vista radiologico". BILANCIO DEL SISMA - Le fonti ufficiali giapponesi, intanto, continuano ad aggiornare il triste bilancio delle vittime del terremoto dell'11 marzo. Il conteggio che considera morti e feriti per il sisma e il successivo tsunami ha superato la cifra di 27mila. La polizia ha aggiornato il bilancio a 9.811 vittime accertate mentre sono 17.541 quelli che mancano all'appello, per un totale di 27.352. I feriti sono quasi 2.800.

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