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Fukushima, fuma centrale gemella. Aiuti da Francia

Tokyo: "Chiudere reattori impianto". No dalla Tepco. Emergenza in impianto Daiichi. Mare, radiazioni 3.355 volte oltre norma

Andrea Tempestini
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Le notizie che arrivano da Fukushima continuano a far sentire impotente il mondo.  Nella mattinata di mercoledì, il  fumo ha fatto la sua comparsa anche nella centrale nucleare giapponese di Fukushima Daini, "gemella" dell'impianto di Fukushima Daiichi,  dove da ormai quasi tre settimane si sta combattendo nel tentativo di evitare la fusione del nocciolo. La nube si è levata dalla sala comandi della centralina elettrica che alimenta le turbine di uno dei reattori di Daini e immediatamente è scattato l'allarme. Intanto Francia e Usa annuciano interventi di aiuto per contenere la radioattività. IODIO RADIATTIVO - Brutte nuove anche per quel che riguarda il tasso di iodio radioattivo nel mare, a 300 metri dalla centrale nucleare, che risulta essere 3.355 volte superiore al limite di legge. A rendere noti i valori è stata l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Il vicedirettore dell'Agenzia, Hidehiko Nishiyama, ha provato a minimizzare ricordando come la popolazione locale sia stata allontanata e come l'attività di pesca nella zona sia stata vietata. Il vicedirettore ha comunque ammesso di brancolare nel buio, e di non conoscere le cause dell'aumento del livello di radiazioni. "Dobbiamo capire al più presto cosa abbia determinato questo innalzamento", ha dichiarato Nishiyama. I PIANI - L'emergenza che ha il suo epicentro nei reattori della centrale di Fukushima non accenna a diminuire. Tokyo, secondo quanto si è appreso, starebbe valutando la possibilità di coprire i tre reattori danneggiati per ridurre le emissioni radioattive e di utilizzare un'autocisterna per sbarazzarsi dell'acqua contaminata persente nell'impianto. Il governo starebbe pensando di ricorrere a delle coperture speciali per i tetti e per le pareti degli edifici esterni dei reattori numero 1,3 e 4. Un altro piano preso in valutazione, prevede di ancorare un'autocisterna nell'Oceano Pacifico, vicino ai reattori 1 e 4, per eliminare l'acqua radioattiva rinvenuta nella sala macchine e in un tunnel in prossimità del reattore 2. Il portavoce del governo di Tokio ha annunciato, però, la soluzione più probabile - nel lungo termine - è quella dello smantellamento totale delle centrali di Fukushima: l'esecutivo giapponese, spinto dallo choc del Paese per quello che sta accadendo, potrebbe decidere per questa mossa 'drastica', ma deve affrontare le ritrosie della Tepco che vorrebbe chiudere solo quattro reattori. Intanto, il governo degli Stati Uniti ha fatto sapere che invierà un gruppo di robot in Giappone per cercare di riprendere il controllo della situazione a Fukushima. AIUTI DALLA FRANCIA - Gli Stati Uniti non saranno i soli a correre in aiuto del paese del Sol Levante. Anche la Francia ha annunciato di voler intervenire per contenere la radioattività e controllare la situazione dell'impianto di Fukushima. L'aiuto esterno sembra essere assolutamente necessario, il governo giapponese stesso ha ammesso di non poter dire quando riuscirà a riportare la situazione sotto controllo: "Stiamo studiando varie misure, ma in questa fase non siamo in grado di dire quando controlleremo di nuovo la situazione", ha ammesso Yukio Edano, portavoce del governo nipponico.    Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, che detiene la presidenza di turno del G20 e del G8, andrà a Tokyo giovedì; e in tal modo sarà il primo leader straniero in visita in Giappone dopo il disastro. La Francia ha già inviato due esperti in Giappone - uno del gruppo energetico Areva, un altro della Commissione per l'Energia Atomica (Cea)- per aiutare la Tepco, fortemente criticata per la sua gestione della crisi. CAPO TEPCO - Intanto si risolve un piccolo giallo. La stampa mondiale si era "accorta" solo lo scorso martedì 29 marzo della scomparsa di Masataka Shimizu, il presidente della Tepco di cui si erano perse le tracce, almeno in pubblico, dallo scorso 13 marzo. Oggi la soluzione: i media locali hanno precisato che l'uomo, 66 anni, nei giorni scorsi si era assentato per problemi di salute. Sarebbe stato ricoverato lo scorso martedì. IL BILANCIO - La polizia giapponese ha diffuso l'ultimo bilancio di terremoto e tsunami. I morti sono 11.232, 16.361 i dispersi. La provincia più colpita quella di Miyagi, dove le vittime sono state 6.843. Nel distretto di Iwate, i morti accertati sono 3.301. Nella provincia di Fukushima sono 1.030.

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