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Mantovano ritira dimissioni: "Bene a Manduria"

Richiamato dal premier, il sottosegretario entra nell'Unità di Crisi. A Gabrielli la guida dell'emergenza

Rosa Sirico
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Alfredo Mantovano ritira le dimissioni. Richiamato dal premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario all'Interno fa un passo indietro e torna nei ranghi governativi. Non solo, ma acquista pure una partecipazione attiva nell'Unità di Crisi istituita al Viminale per la gestione dell'emergenza immigrati. Il Cdm, inoltre, ha anche nominato il nuovo capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, commissario straordinario per l'emergenza immigrati.  Così, dopo i dovuti ringraziamenti "per la fiducia" ma anche per "l'affetto più volte manifestato in questi giorni" e in seguito "alle recenti decisioni del Governo" Alfredo Mantovano da buon soldato rimette in tasca le dimissioni "essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate". IL RICHIAMO - Il primo passo è stato fatto dal Premier che ha chiesto al sottosegretario di non voltare le spalle al Governo. Inoltre, "gli ho chiesto di entrare nell'Unità di Crisi istituita al Viminale e nella cabina di regia presso la Conferenza unificata" ha fatto saper Berlusconi. A ciò si aggiunge la promessa "che gli impegni assunti con lui e con i rappresentanti parlamentari della Puglia troveranno attuazione". CASO MANDURIA  - Mantovano così intasca le scuse e la promessa di una gestione diversa dell'emergenza: "Ho apprezzato la decisione di riconoscere il permesso di soggiorno per motivi umanitari, lo sforzo per una equa ripartizione territoriale dei clandestini, e non soltanto dei profughi, unitamente a concreti segnali di ridimensionamento di alcuni siti individuati nel Sud Italia, a cominciare da Manduria, dalla quale già oggi è stata smontata una parte significativa di tende". Ecco, infatti, che giovedì mattina sono iniziate le operazioni di smontaggio di un centinaio di tende (l'equivalente di un migliaio di posti) allestite nel campo di Manduria.  In tal modo la tendopoli non dovrebbe superare i 1.500 posti, ovvero il numero indicato a suo tempo proprio dal sottosegretario. Attualmente il numero di immigrati ospiti del campo è largamente inferiore alle 1.500 unità. Sono poco meno di 900 gli immigrati che nel campo hanno chiesto il permesso temporaneo di soggiorno. La situazione, dopo le fughe e le tensioni, si va sostanzialmente normalizzando LE DIMISSIONI - La decisione di lasciare l'incarico di sottosegretario all'Interno fu presa il 30 marzo scorso. In piena emergenza immigrati, le dimissioni di Mantovano erano un gesto di dissenso nei confronti della gestione dell'emergenza, con particolare riferimento al trasferimento nella tendopoli pugliese. I 1.400 clandestini si sarebbero sommati agli altri 1.300 già presenti nel campo di accoglienza, pronto ad ospitarne però appena 1.500.  In quell'occasione, a dimettersi, infatti, fu anche il sindaco di Manduria Paolo Tommasino. Di qui, l'esplosione di rabbia del sottosegretario. Per inciso, la Puglia ospita già tre centri per richiedenti asilo e due centri per l'identificazione e l'espulsione.

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