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Eserciti regionali, la Lega Nord rinuncia all'idea

Dietrofront Carroccio. Franco Gidoni, primo firmatario, spiega: "Progetto che non è stato capito fino in fondo e non prioritario"

Andrea Tempestini
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La Lega Nord fa dietrofront sulla contestatissima questione degli eserciti regionali, annunciando che chiederà l'accantonamento dell'esame della proposta di legge. "Non appena gli Uffici della Camera assegneranno il provvedimento sulla 'riserva mobilitabile in caso di calamità' alla Commissione di merito, chiederemo l'accantonamento dell'esame". Ad annunciarlo è lo stesso primo firmatario della proposta di legge leghista, Franco Gidoni, capogruppo in Commissione Difesa, che attribuisce esplicitamente alle polemiche dell'opposizione la decisione del Carroccio di fare marcia indietro.   "PROPOSTA NON COMPRESA" - "Dato il clima politico venutosi a creare attorno a tale provvedimento - spiega Gidoni - la Lega ha preso questa decisione, in attesa che maturino tempi migliori per un sereno confronto. Abbiamo messo in stand by - commenta Gidoni - una progetto che non è stata capito fino in fondo e che, comunque, non è prioritario per il Carroccio". All'annuncio della Lega di chiedere l'istituzione degli eserciti regionali, aveva fatto seguito una levata di scudi di tutta l'opposizione, Pd in testa che aveva deciso, con il segretario Bersani, di "prendere di punta il Carroccio".   REGUZZONI: "SEGNALE DISTENSIVO" - "Alla Lega Nord - sottolinea poi il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni - interessa realizzare concretamente i propri progetti e le riforme del nostro Paese. Abbiamo constatato che - a partire dal Presidente della Commissione, a esponenti del Governo e dell'opposizione, tra i quali Francesco Boccia (Pd) - questa proposta rischiava di essere male interpretata". Stop quindi agli eserciti regionali che avevano fatto pensare ad una riedizione delle tanto discusse ronde leghiste. E infatti Reguzzoni conclude che "l'accantonamento" vuole essere "un segnale distensivo e di collaborazione. Spiegheremo le nostre ragioni, convinti che con il dialogo gli ostacoli possano essere superati".

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