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Rissa a Ventimiglia, morto 53enne: fermati 4 romeni

Idraulico massacrato di botte, arrestati i responsabili: omicidio preterintenzionale

Giulio Bucchi
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Quattro giovani romeni, probabilmente ubriaci. Sono loro, secondo gli inquirenti, i responsabili della morte di Walter Allavena, idraulico 53enne massacrato a calci e pugni nella notte tra sabato e domenica nel corso di una rissa tra italiani e romeni a Torri, frazione di Ventimiglia. Le indagini sono ancora in corso per "definire profili secondari" nella vicenda e per chiarire altri elementi, ma i dubbi della squadra mobile di Imperia che sta lavorando sul caso sono ormai sono sciolti. IN SOCCORSO DEL FIGLIO - La rissa era scoppiata per futili motivi all'uscita di un locale, nella strada in cui abitava Allavena. Attirato dalle urla, l'uomo si era affacciato alla finestra e, visto tra i partecipanti alla rissa anche il proprio figlio Claudio, 22 anni, era sceso in strada per difenderlo. L'uomo è morto dopo essere stato preso a pugni e calci. Sul suo corpo sono state riscontrate contusioni, l'autopsia permetterà di accertare la causa della morte, che potrebbe essere avvenuta in seguito a un infarto o direttamente per le lesioni subite. OMICIDIO PRETERINTENZIONALE - Per ora l'ipotesi di reato nei confronti di Mereut Marius Ciprian, 32 anni, Mihut Andrei Bogdani, 22, Mihai Aredelean, 25, e Mereut Aurelian Sebastian, 36, in stato di fermo di polizia giudiziaria nel carcere di Valle Armea, è quella di omicidio preterintenzionale. I quattro sono stati individuati e fermati in seguito a testimonianze, controlli incrociati tra una ventina di persone che hanno preso parte alla rissa e testimoni, fotografie e tracce sui vestiti.

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