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Mr Pall donò il pene: museo del fallo, c'è l'esemplare umano

Al 'Phallological Museum' islandese è arrivato il pezzo mancante da un uomo di 95 anni. La balena già c'era

Andrea Tempestini
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Il Phallological Museum è la mecca dei campioni di virilità sotto spirito. L'esposizione è ad Husavuik, cittadina di pescatori nel gelato estremo nord dell'Islanda. All''incredibile collezione di peni (già, Phallological, come si intuiva, si riferisce proprio a quelli) però mancava ancora quello umano. Problema risolto: lo ha donato un uomo di 95 anni. IL FALLO DELLA BALENA - Il tabloid britannico The Sun riporta il nome del donatore, Pall Arason, e riferisce che l'uomo, in punto di morte, per l'esattezza lo scorso 5 gennaio, promise di far dono del suo membro alla galleria diretta di Sigurdur Hjartarson (nella foto). E cosi fu. Il pene dell'uomo è stato presentato ufficialmente, con tanto di cerimonia ufficiale. L'esemplare umano è andato ad impreziosire una vasta collezione di peni di mammiferi (compreso quello, imponente, di una balena: misura 1 metro e 70 centimetri). L'esposizione conta in totale 276 trofei, e Sigurdur è particolarmente orgoglioso di quello che proviene da un tricheco canadese. LA FRUSTA IN PENE DI TORO - Secondo quanto racconta il signor Sigurdur, negli ultimi anni molte persone - evidentemente affette da 'esibizionismo postumo' - avrebbero promesso di donare il loro pene al museo islandese. "Tra di loro c'erano, per certo, un inglese, un americano e un tedesco. Ma il primo a farlo davvero - continua Sigurdur - è stato il signor Pall. Ho aspettato quindici anni questo momento". Il punto è che Sigurdur, 69 anni, confessa senza remore di essere "follemente innamorato della fallologia". La passione maturò quando, da giovane, gli venne regalata una frusta per il suo bestiame, che era fatta in pene di toro. Ma non è tutto, perché quando lavorava in una scuola vicino a una stazione baleniera, i goliardici colleghi gli regalarono i primi peni del gigantico marmifero. "E' COME DONARE UN RENE..." - "E' stato così che 15 anni fa è nata l'idea di aprire questo museo. Allora avevo 62 peni soltanto". Ma, signor Sigurdur, non la turba l'idea di esporre un fallo appartenuto a un uomo? "Le persone donano sempre qualche organo dopo la morte - questa la fatalistica spiegazione. La donazione di un pene non è più degna di nota della donazione di un rene". Pall e Sigurdur avevano uno stretto legame di amicizia. Il direttore del museo ricorda: "Era un tipo strano, voleva stare sotto i riflettori, era uno spaccone. Gli piaceva essere provocatorio". Su questo, ci sono pochi dubbi.

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