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Siria, Assad revoca Stato d'emergenza Vince il popolo

Dopo 48 anni, a Damasco torna la libertà di protesta. Nella notte ancora scontri ad Homs: 4 morti e 25 feriti

Rosa Sirico
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Dopo le due accese notti di Homs, in Siria, Bashar al-Assad ha revocato lo Stato d'emergenza, eliminato la Corte suprema per la sicurezza dello Sato e approvato una legge che autorizza le manifestazioni pacifiche.  Il vento di protesta contro il regime bathista incassa la prima vittoria, a un mese dall'inizio dei cortei e degli scontri tra civili e forze dell'ordine . LE CONCESSIONI DI DAMASCO - Bashar al-Assad ha mantenuto la promessa pronunciata sabato scorso, revocando lo Stato di emergenza, istituito nel 1963. Si tratta di una legge che limitava le libertà pubbliche, imponendo restrizioni alle riunioni e agli spostamenti e che permetteva l'arresto "facile" di persone sospette, proibendo di fatto qualsiasi manifestazione di dissenso.  Abolita anche la Corte suprema per la sicurezza, il tribunale usato per processare gli oppositori politici del regime. Revoche, queste, che rispondono al tentativo del governo di andare incontro alle richieste dei cittadini, che da settimane invadono le piazze del Paese chiedendo riforme in senso democratico e maggiori libertà.  LE NOTTI DI HOMS - Le concessioni governative giungono dopo due successive notti di fuoco a Homs. Il  bilancio delle vittime è di almeno 4 morti e 25 feriti, dovuti ai colpi di arma da fuoco sparati dalle forze anti-sommossa siriane contro i manifestanti. In piazza sono scese circa 20 mila persone, accampate nel centro di Homs per protestare contro il regime del presidente Bashar al-Assad.

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