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Fini-Tafazzi ha l'ossessione anti-Silvio e scorda di essere di destra

Alle comunali Fli farà favori al Pd di Bersani a Milano, Napoli e Torino. E alla Camera comanda Casini...

Giulio Bucchi
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Tutto pur di non fare un favore a Berlusconi, anche regalare un assist d'oro a Bersani e al Pd. Gianfranco Fini continua nell'operazione smantella-destra e piazza Futuro e Libertà sempre più lontano dal Pdl, all'opposizione. In vista delle amministrative di maggio, infatti, Fli sosterrà candidati alternativi a Milano, Torino e Napoli, senza reali possibilità di vittoria, anzi. Sotto la Madonnina, per esempio, il danno rischia di essere notevole, come ha sottolineato il direttore di Libero Maurizio Belpietro nel suo editoriale in edicola giovedì 21 aprile: in quello che lo stesso Berlusconi ha definito un "test nazionale", Letizia Moratti se la gioca con il rivale Giuliano Pisapia, con Manfredi Palmeri spettatore scomodo. Il ballottaggio è alle porte, e non è detto che sorrida a Pdl e Lega vista la campagna futurista piuttosto "ostile" che potrebbe allontanare molti elettori di centrodestra (soprattutto i finiani) dal ritorno alle urne. Stessa storia a Napoli, mentre a Torino c'è addirittura una lista-patacca che punta sull'omonimia con il candidato Pdl. A Latina, invece, Fli punta sull'avanspettacolo con Antonio Pennacchi e i suoi "fasciocomunisti", che tutto vogliono tranne che stare con Silvio. Tutto questo mentre Fini perde progressivamente la leadership del Terzo polo a favore di Casini e dell'Udc, alleato ingombrante che ha convinto il presidente della Camera ad accelerare sul biotestamento anche contro la volontà di qualche futurista. E se alla fine Gianfranco restasse più solo di quanto non sia già ora?

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