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Dramma Sposini: "Grave, ma ci sono delle speranze"

Fonti sanitarie: "Bene l'intervento, rimane in coma. Decorso post operatorio regolare". Cucuzza: "Non è in pericolo di vita"

Federica Lazzarini
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"Il decorso post-operatorio è regolare". Con queste parole delle fonti sanitarie del Policlinico Gemelli di Roma hanno definito le condizioni di Lamberto Sposini - date in miglioramento - sottoposto venerdì sera a un intervento chirurgico nell'ospdeale dopo essere stato colpito da un ictus. Il bollettino diramato dopo l'operazione - effettuata dall'equipe dell'Unità operativa di neurochirurgia del Gemelli, guidata dal professor Giulio Maira - riportava che "l'intervento è perfettamente risucito", specificando che "ora Sposini è ricoverato presso la Terapia Intensiva del Gemelli". Il popolare conduttore "è in prognosi riservata e rimarrà in coma farmacologico per qualche giorno". Successivamente si è appreso che Sposini risponde agli stimoli del dolore durante le visite specialistiche. Fonti qualificate definiscono questo un "fatto positivo", anche se evidenziano che "l'emorragia cerebrale che ha colpito il giornalista era molto estesa". Il bollettino ha poi riferito come le condizioni del conduttore "sono buone" anche se "rimane in prognosi riservata": rimarrà in coma farmacologico almeno fino a lunedì. Nel pomeriggio di sabato l'equipe che sta seguendo il decorso della malattia ha dichiarato che "nutriamo speranze" per Sposini. CUCUZZA: "NON E' IN PERICOLO DI VITA" - Il conduttore televisivo Michele Cucuzza, sullo stato di salute del collega  e amico, sabato ha dichiarato che "non si parla più di pericolo di vita ma di tempi e qualità del recupero". Cucuzza, che si è recato al pronto soccorso dell'ospedale, ha detto che in questo momento si è in una fase di "cauto ottimismo" anche se "i medici mantengono il massimo riserbo". Il conduttore ha poi specificato che quanto dichiarato "è stato appreso da colleghi e familiari". IL MALORE - Il giornalista è stato colto da un malore poco dopo le 14 di venerdì 29 aprile, mentre si trovava negli studi de La vita in diretta, in Via Teulada. Dopo il primo soccorso e il trasporto al reparto rianimazione dell'Ospedale Santo Spirito, le condizioni del giornalista sono peggiorate. La collega Mara Venier ha riferito che Lamberto si è accasciato al suolo ed ha perso sangue dalla bocca. Testimoni hanno riferito di un ritardo dell'ambulanza, che sarebbe giunta 40 minuti dopo la chiamata, effettuata alle 14.11. Durante l'attesa Sposini sentiva freddo, ed è stato tenuto al caldo con una coperta improvvisata con gli abiti dei colleghi. La Venier aveva poi rassicurato sulle sue condizioni ("stanno migliorando"), ma poco dopo il quadro clinico di Sposini ha subito un brusco peggioramento, e il giornalista è stato trasferito al Policlinico Gemenlli. Intorno alle 18 di venerdì è cominciato l'intervento per cercare di arginare l'emorragia celebrale del giornalista. L'0perazione è terminata poco dopo le 21. Il malore di Sposini potrebbe essere stato causato da un'emorragia cerebrale, probabilmente un ictus. LE POLEMICHE - Dal primo momento, le condizioni di Sposini sono apparse molto gravi. Immediatamente soccorso dai colleghi, il giornalista sarebbe stato prelevato dall'ambulanza 40 minuti dopo essersi sentito male. Secondo l'Ares 118, invece, i soccorsi sarebbero arrivati 19 minuti dopo la chiamata, giunta alla centrale alle 14.11. Le ambulanze della zona erano però tutte impegnate in altri soccorsi, così la centrale ha smistato un mezzo che si trovava in una zona limitrofa. Sposini è stato trasportato in codice rosso al Santo Spirito. Livio De Angelis, direttore della centrale operativa del 118 di Roma, non esclude una denuncia per diffamazione e dichiara: "Siamo pronti a mostrare tabulati e registrazioni. Non so perché qualcuno parli di soccorsi arrivati dopo 40 minuti". La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha reso noto di aver chiesto una relazione al 118 "per conoscere i dettagli dell'intervento". Gli uffici dell'assessorato alla Salute dell Regione Lazio hanno specificato che "l'intervento di soccorso a Sposini è stato effettuato nei tempi e nelle modalità previste dai protocolli dell'emergenza. L'Ares 118 come ogni altra azienda che si occupa di soccorso", viene spiegato in una nota, "interviene nel rispetto delle linee guida, entro gli 8 minuti per tutti i codici, fermo restando che il paziente critico identificato con codice rosso ha la priorità rispetto agli altri. Nel caso specifico di Sposini, si è appreso soltanto alle 14.27 che si trattava di un codice rosso, e quindi di massima priorità. La centrale operativa la prima volta è stata allertata per un "malore" senza ulteriori dettagli facendo assegnare codice giallo. L'ambulanza è giunta comunque sul posto alle 14.30 e alle 14.34 l'équipe confermava la presa in carico del paziente". INCHIESTA INTERNA - Sempre De Angelis, sabato, ha riferito che "ieri a mezzanotte abbiamo chiuso la nostra inchiesta interna per accertare i tempi d'intervento nei soccorsi al giornalista Lamberto Sposini, sentitosi male negli studi della Rai, verificando attraverso le registrazione telefoniche delle chiamate alla centrale operativa che il mezzo è arrivato dopo 20 minuti. Tutto il plico è in mano della Regione Lazio". PROGRAMMA INTERROTTO - La puntata de La vita in diretta di venerdì 29 aprile, dopo il malore di Sposini, era stata sostiuita con un programma d'archivio, e circa un'ora dopo era iniziata la conduzione di Mara Venier. Ma la puntata è stata poi chiusa prima del previsto. Dopo il consueto appuntamento con il Tg1 delle 17, la linea non è più tornata allo studio ed è stato mandato in onda un film. Secondo quanto si è appreso, Mara Venier era a conoscenza del reale stato di Sposini. LE VISITE - Al Gemelli sono state molte le visite a Sposini dei colleghi, tra le quali quella di Enrico Mentana, ex direttore di Sposini al Tg5 e che non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Sul posto si sono recati anche il direttore Rai, Paolo Garimberti, il direttore della rete ammiraglia, Mauro Mazza, Bruno Vespa, Lucia Annunziata, Massimo Giletti, Luciano Onder e Fabrizio Mafferi SCIACALLI SUL WEB - Intanto gli sciacalli imperversano sul web. Pochi minuti dopo la notizia del ricovero del giornalista, su Wikipedia Sposini risultava "morto in seguito a un malore". I gestori dell'enciclopedia on-line hanno bloccato la pagina, rendendola modificabile solo agli iscritti 'verificati'. Un provvedimento che viene adottato in presenza di "gravi atti di vandalismo".

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