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Lo sceicco del terrore ai figli: "Mai in al Qaeda"

Quotidiano Kuwait svela testamento di Bin Laden. Nel 2001 scrisse: "Morirò per tradimento di un mio uomo"

Rosa Sirico
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Che Bin Laden avesse architettato l'attacco alle Torri gemelle con diabolica lucidità, prevedento ogni mossa e reazione nei minimi particolari,  lo si era capito. Ma che in questo disegno avesse addirittura incluso il modo in cui sarebbe morto, non ce lo si apettava. A quanto pare, il numero uno di al Qaeda aveva profetizzato anche la sua uccisione già nel dicembre 2001, immaginando che sarebbe avvenuta per il tradimento di uno dei suoi uomini (cosa che, in effetti, sembra essere accaduta). E lo avrebbe scritto nel suo testamento, in cui tra l'altro ammonisce i figli: "Non lavorate per al Qaeda".  IL TESTAMENTO - Il terrorista avrebbe messo nero su bianco la sua previsione nel "testamento", un documento di quattro pagine battute a computer e firmate di suo pugno. A rivelare la notizia è un quotidiano del Kuwait, Al Naba. Secondo il giornale arabo, il testamento sarebbe stato vergato appena tre mesi dopo l'attacco alle Torri gemelle, il 14 dicembre 2001.  In queste pagine, lo sceicco del terrore non si sarebbe limitato ad immaginare l'ultimo giorno, ma avrebbe anche dispensato una serie di consigli ai familiari. Ai suoi figli, raccomanda paternamente di "non lavorare con al Qaeda", mentre a una delle sue mogli raccomanderebbe di non risposarsi. I pargoli dovranno essere educati alla jihad.  Infine, si scaglia contro la "nazione" (islamica) che avrebbe abbandonato coloro che hanno costruito "il primo stato islamico in Afghanistan".

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