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Fukushima, tecnici nel reattore n.1. Nuova scossa

Nuovo sisma di magnitudo 6.1 a Honshu. Operai Tepco entrano nella centrale nucleare per aspirare aria contaminata

Federica Lazzarini
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Un sisma di magnitudo 6,1 ha colpito le acque orientali a largo dell'isola giapponese di Honshu, nelle vicinanze del devastante terremoto dell'11 marzo scorso. Lo riferisce l'Istituto sismologico statunitense (Usgs). L'epicentro è stato localizzato a 276 km ad est da Sendai, una delle città spazzate dallo tsunami, ad una profondità di 24,2km. Intanto, i tecnici della Tepco sono entrati per la prima volta nell'edificio che ospita il reattore n.1 della centrale nucleare di Fukushima, per ripristinare il raffreddamento stabile del sistema in avaria. Le operazioni di giovedì 5 maggio prevedono l'installazione di tubi per l'aspirazione dall'esterno l'aria contaminata, in modo da permettere ai tecnici una permanenza prolungata all'interno dell'edificio per la riparazione delle apparecchiature in avaria.  TUBI PER AREAZIONE - Secondo quanto riferito dal portavoce Tepco due tecnici sono entrati alle ore 11.32 locali, le 4.32 in Italia, aprendo la doppia porta che collega gli edifici del reattore n.1 e della turbina. Nei prossimi giorni 12 tecnici si alterneranno in gruppi di tre persone lavorando all'interno dell'edificio per un massimo di 10 minuti, in modo da non superare un'esposizione superiore a 3 millisievert. I lavori di oggi sono cruciali per procedere alla messa in sicurezza del reattore, che viene tuttora raffreddato con sistemi di emergenza, e che, secondo le ultime stime divulagate dalla compagnia, contiene barre di combustibile nucleare danneggiate al 55%. Una volta installate e messe in funzione le apparecchiature di ventilazione, il gestore elettrico conta di abbassare significativamente il livello di radioattività all'interno dell'edificio. MESSA IN SICUREZZA - In seguito, i tecnici torneranno nei locali dove si trova il reattore n.1 per controllare lo stato delle apparecchiature e delle tubazioni, danneggiate dall'esplosione di idrogeno del 12 marzo e dalle elevate temperature raggiunte nei giorni successivi al sisma/tsunami. Se tutto andrà come previsto, intorno alla metà del mese inizieranno i lavori per installare il nuovo sistema di raffreddamento stabile, che andrà a riciclare, dopo averla depurata mediante un trattamento chimico, l'acqua altamente contaminata proveniente dal reattore. Gli alti livelli di radioattività registrati nell'edificio hanno finora impedito ai tecnici di condurre direttamente le operazioni di emergenza. Il mese scorso, un robot inviato in perlustrazione nei locali del reattore n.1 aveva rilevato valori di radioattività tra 10 e 49 millisievert all'ora.

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