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"Mario, un bullo mi picchia". E Balotelli salva un piccolo fan

Buona azione dell'asso del City: un ragazzino gli confida il disagio e lui gli fa fare la pace col carnefice

Giulio Bucchi
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SuperMario in missione contro i bulli. Per una volta Balotelli dimentica le bravate e si dedica alle buone azioni, cosa abbastanza rara nella sua turbolenta avventura inglese al Manchester City. Il Sun, tabloid che si diverte spesso a sottolineare le cattive abitudini del 20enne ex interista, dentro e fuori lo spogliatoio, questa volta riporta una buona azione del nazionale italiano: Bad Mario avrebbe aiutato un piccolo fan a superare i suoi problemi di violenza a scuola. Tutto ha inizio al campo di allenamento del City a Carrington, dove il ragazzino si era fatto accompagnare dalla madre per strappare un autografo a Balo. Mario, al momento della firma, gli chiede perché non fosse a scuola, a quell'ora, e la risposta è stata uno choc: "Un compagno mi perseguita". STRETTA DI MANO - Nemmeno il tempo di dire una parola e Balotelli prende ragazzino e madra, li carica in una delle sue supercar, una Maserati bianca, e vola alla scuola sotto accusa, per incontrare il preside ed esporre il caso. Meglio di un colpo di tacco: vertice immediato, confessione incrociata di vittima e carnefice, con tanto di stretta di mano e promessa di tregua. A commentare il nobile gesto, come da consuetudine della stampa popolare britannica, una fonte anonima: "Mario sente fortemente il problema del bullismo e pensa che sia un comportamento davvero malsano. Ecco perché non si è fatto scrupoli dall'intervenire". Insomma, istruzione e niente violenza. Piccoli Balotelli crescono?

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