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Islanda: la cenere del vulcano paralizza la Scozia

Da sabato Grimsvotn erutta una nube verso il cielo: viene spinta dai venti a nordest e potrebbe raggiungere la Scandinavia

Rosa Sirico
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Alla fine è accaduto ciò che più si temeva: il blocco del traffico aereo.  I disagi non sono comunque comparabili con quelli provocati l'aprile scorso dal vulcano Eyjafjöll, almeno per ora. Le ceneri di Grimsvotn hanno decretato lo stop forzato ai voli di Islanda e Scozia. Nel frattempo, i venti spingono la nube verso la penisola scandinava. "500 voli a rischio in sole 24 ore": guarda il servizio su LiberoTv SCOZIA - I voli annullati in Scozia sono 252 in tutto. Le autorità britanniche del traffico aereo (Nats) hanno diffuso un bollettino secondo il quale la nube di ceneri dovrebbe passare sopra la Scozia fino alle 14 di martedì. Intanto gli aeroporti di Glasgow ed Edimburgo sono rimasti chiusi, così come quelli minori di Aberdeen e Inverness. Disagi anche in Irlanda del nord, mentre in Inghilterra gli scali sono normalmente attivi. Anche Barack Obama, lunedì aveva dovuto lasciare prima del previsto Dublino diretto a Londra per il timore di uno stop ai voli anche sull'Irlanda. La Ryanair - che ha subito 36 cancellazioni tra la Scozia e altre città europee - ha fatto sapere che protesterà contro restrizioni giudicate "non necessarie". NORD - La nube è stata spinta dai venti verso est e ha raggiunto anche la Scandinavia, determinando dalle ore 8 il blocco aereo nella Norvegia occidentale (chiusi gli scali di Stavanger e Karmoey) e ritardi in Danimarca. Durante la giornata è prevista la diffusione delle ceneri anche sulle aree della Norvegia meridionale e dalle ore 20 sul sud della Svezia. Le autorità di Copenaghen hanno chiuso lo spazio aereo nord-occidentale danese (dove non ci sono aeroporti) a un'altezza inferiore ai 6 mila metri.

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