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Gasp-Inter, metodo Allegri: poche parole, tanto mercato

La prima in nerazzurro del mister: "Che gioia". Dal Genoa porterà Palacio, poi si affiderà a Moratti. Senza metter becco

Giulio Bucchi
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Jeans, giacca chiara, camicia a righe. Così ieri Gian Piero Gasperini ha fatto la sua comparsa in corso Vittorio Emanuele per entrare nella sede dell'Inter ed iniziare così la sua avventura nerazzurra. Qualche stretta di mano ai tifosi assiepati e poche parole prima di iniziare il summit: «È stata una bella sorpresa - ha spiegato -. Sono molto contento, mi sento di promettere che darò il meglio. Ho già molta voglia di cominciare a lavorare: voglio fare una bella stagione». Ad attenderlo in sede c'erano i dirigenti Marco Branca ed Ernesto Paolillo, ma nell'arco della giornata sono state numerose le riunioni a cui Gasperini ha dovuto partecipare. Accompagnato dal suo storico collaboratore Luca Trucchi, Gasperini ha già svolto la sua prima riunione con l'area tecnica nerazzurra. Presenti Beppe Baresi (che sarà il suo vice), Daniele Bernazzani, Alessandro Nista e il responsabile dell'area medica Franco Combi. Subito dopo si è spostato di pochi passi per un ulteriore incontro col presidente Moratti. Una riunione durata circa un'ora, alla presenza anche del “ministro delle finanze” nerazzurro Rinaldo Ghelfi. Una presenza quest'ultima necessaria per iniziare a programmare il mercato dell'Inter in entrata e anche in uscita. Al termine del vertice Gasperini è tornato in sede (dove è stato presentato a parte del cda, compreso Marco Tronchetti Provera) per proseguire le riunioni del mattino. Facile immaginare che i piatti forti siano stati l'organizzazione del lavoro e il mercato. Partiti in ritardo, per lo scherzetto di Leonardo, ora gli uomini mercato devono recuperare il tempo perso. Ma come si comporterà Gasperini? Probabilmente copierà il “modello Allegri”: poche parole, grande impegno nella gestione del gruppo e piena fiducia negli acquisti della società. E una speranza: che Moratti sfoderi da qui a fine agosto uno dei suoi proverbiali colpi di mercato. Sfumato l'arrivo di Mimmo Criscito (24) accasatosi allo Zenit di Spalletti; praticamente preso l'esterno brasiliano Jonathan (25) dal Santos; in attesa di capire come finirà l'affare Alexis Sanchez (22); i nomi usciti dalla riunione di ieri sono quello dell'attaccante genoano Rodrigo Palacio (28) e dell'argentino del Velez (ma comunitario) Ricardo Alvarez (23). Sul primo, ieri c'è anche stato un vertice in casa Inter col ds del Genoa Stefano Capozucca. Nella trattativa potrebbe entrare come contropartita il macedone Goran Pandev (28). In uscita restano in bilico le posizioni dei tre big. Per Maicon (30) ieri ha parlato il suo procuratore Antonio Caliendo: «Maicon? Decide Moratti cosa fare. Moratti vuole tenerlo. Lo scorso anno ha rifiutato un'offerta di 25 milioni. Per ora lo vuole solo il Real Madrid, ma ripeto è l'Inter a decidere». La sensazione però è che il brasiliano partirà. Poi ci sono da gestire i mal di pancia di Wesley Sneijder (27) e Samuel Eto'o (30). Entrambi sognano la Premier: il primo per soldi, il secondo per completare una carriera stellare.

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