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Il fratellastro di Karzai è stato ucciso come un gangster Commercio d'oppio, ai taliban non piace la concorrenza

Afghanistan, morto Ahmed Wali: fatto fuori da una guardia del corpo. Ai talebani non piace la concorrenza su commercio di oppio

Andrea Tempestini
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Ai talebani, non sono graditi i concorrenti nel commercio di oppio e eroina. Così assoldano una delle guardie del corpo di Ahmed Wali Karzai e lo fanno fuori. Muore così il fratellastro 50enne del presidente dell'Afghanistan, nella propria casa di Kandahar, come un gangster dei tempi di Al Capone. Lui a Chicago ci aveva vissuto ed era stato più volte indicato dal New York Times come uno dei signori del narcotraffico. Lui negava risolutamente, esibiva lettere della Drug Enforcement Administration che escludevano inchieste sul suo conto. Eppure, nonostante fosse stato un collaboratore dei servizi segreti occidentali, aveva creato imbarazzo anche presso gli alleati del fratello, i governi statunitense e britannico, che lo accusavano di corruzione e ne avevano chiesto inutilmente l'allontanamento dalla Provincia di Kandahar, di cui era il governatore dal 2005. Con metodi più spicci, i terroristi islamici hanno ottenuto il risultato desiderato. Ci avevano già provato altre due volte, ma senza successo, nel novembre 2008 e nell'aprile 2009, sacrificando ben nove kamikaze. Nemmeno gli attentati gli avevano fatto cambiare registro. Nell'agosto 2009 il nome di Ahmed Wali Karzai era riemerso come il principale organizzatore dei brogli alle elezioni presidenziali, che avevano condotto alla contestata  vittoria di suo fratello Hamid. Convinto che la battaglia contro il terrorismo consentisse ogni spregiudicatezza, rispondeva ai suoi critici: «Non dimenticate che la mia famiglia ha combattuto contro i Talebani per molto tempo prima dell'arrivo della Nato». Si considerava un patriota. Ma è morto per mano di criminali che finanziano la guerra santa con la droga, e si considerano fedeli di Allah. di Andrea Morigi

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