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Crolla Piazza Affari: Mib -6,65% E l'Europa brucia 174 milardi

Wall Street trascina a picco gli indici del Vecchio Continente. Milano ai minimi dal 2009. Non basta la buona asta dei Bot

Andrea Tempestini
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E'  panico a Piazza Affari, che dopo essere rimasta in affanno per tutti il giorno, dopo l'apertura negativa di Wall Street è letteralmente sprofondata. Poco dopo le 15.30 il paniere principale capitolava di 4,7 punti percentuali, sotto quota 15mila punti e ritoccando i minimi dell'anno. Ma il peggio doveva ancora venire, con le perdite che hanno raggiunto il 5,5% fino a spingersi oltre al 6. A New York, l'indice Dow Jones aveva aperto in calo di 1,57 punti, per poi ampliare il ribasso che sfiorava la quota del 3 per cento. A Milano diversi titoli sono stati sospesi, soprattutto i bancari su cui si sono concentrate le vendite: (Intesa San Paolo è arrivata a perdere il 10%, Fiat più di 7 punti). A fine giornata l'Ftse Mib ha lasciato il 6,65% a 14.676 punti, bruciando la bellezza di 22 miliardi di capitalizzazione. In forte calo anche le principali Borse europee, con l'indice Ftse100 di Londra che ha perso il 3,05% a 5.007,16 punti, il Dax di Francoforte che lasciato il 5,13% a 5.613,42 punti e il Cac 40 di Parigi che ha mostrato un ribasso del 5,45% a 3.002,99 punti. L'indice Stxe 600 - che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente - ha ceduto il 3,75%, un nuovo tonfo che costa caro all'Europa: oltre 174 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. Asta titoli di Stato - A dare un po' di ossigneo a Piazza Affari, tornata però poi ad arrancare pesantemente, ci aveva pensato l'asta dei titoli di Stato su cui erano puntati tutti gli occhi del mondo economico. La vendita, come ci si attendeva, ha segnato un calo dei rendimenti dei Bot a 12 mesi, che passano dal 3,67% registrato a luglio al 2,959%, un livello leggeremente superiore alle aspettative ma che segna una netta discontinuità. Buone nuove anche dalla domanda, pari a 12,6 miliardi, quasi il doppio dell'offerta (6,5 miliardi). Dopo l'asta lo spread tra i Btp e il Bund tedesco ha consolidato la discesa che ormai prosegue da tre sedute, passando sotto quota 280 a 278,2 punti. Rimbalzo a Piazza Affari - I buoni risultati della vendita indetta dal Tesoro avevano avuto un immediato contraccolpo su Piazza Affari, che aveva subito recuperato la parità per poi passare in territorio positivo: intorno alle 11.27 l'indice Ftse Mib cresceva dello 0,20% mentre l'All Share dello 0,36 per cento. Successivamente, però, sulla scia delle forti vendite dei titoli bancari, gli indici del listini milanese sono tornati decisamente sotto la parità: poco prima delle 15 il paniere principale lasciava già quasi tre punti percentuali. Dopo l'apertura di Wall Street il tracollo. Gli altri indici del Vecchio Continente veleggiavano in territorio positivo, eccezion fatta per quello di Parigi, che non ha tratto giovamento dalla decisione di Nicolas Sarkozy: vacanze interrottte per varare le misure di emergenza. Ma l'apertura di New York ha fatto sprofondare anche tutte le altre piazze in un profondo rosso. La nuova giornata di Borsa si era aperta con il solito copione. Milano era partita a razzo indossando la magia rosa in Europa e guadagnando più di 2 punti. Poi il rinculo: rialzi dimezzati e nell'arco di un'ora era arrivata a segnare un passivo superiore al punto per centuale, sfilando così la maglia da capolista continentale e indossando quella di peggiore in classifica. Francia, misure d'emergenza - Come detto, anche il governo francese - su cui incombe, affermano voci di corridoio, il declassamento da parte dell'agenzia di rating Moody's - corre ai ripari. Sarkozy ha convocato una riunione di crisi e il governo transalpino ha annunciato che il 24 agosto annuncerà il nuovo pacchetto di misure: l'intervento di bilancio viene così anticipato di un mese rispetto a quanto era stato previsto. "In Europa - ha spiegato Sarkozy - le misure decise dalle autorità spagnole ed italiane e gli interventi della Bce sono stati efficaci per ridurre in modo significativo i tassi di interessi sul debito di questi due Paesi". Poi, sulla scia di quanto sta avvenendo in Italia, il premier francese ha spiegato: "E' essenziale l'inserimento della regola d'oro del pareggio di bilancio nella Costituzione francese". La spinta della Fed - La decisione della Federal Reserve, arrivata nella serata di lunedì, di tenere i tassi d'interesse invariati fino al 2013 aveva spinto prima Wall Street (che ha chiuso in deciso rialzo) e, in apertura, aveva avuto lo stesso effetto sui listini europei. La reazione alle decisioni a stelle e strisce è stata positiva anche nelle piazze asiatiche, che mercoledì mattina, senza eccezioni, hanno chiuso in netto rialzo dopo la difficile seduta del giorno precedente.

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