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Agnelli: 'Scudetto degli onesti? Semmai quello dei prescritti'

Il presidente della Juve suona la carica e annuncia il ricorso contro la decisione Figc per la revoca del titolo ai nerazzurri

Rosa Sirico
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Dalle stelle alle stalle: potrebbe così riassumersi la vicenda dello scudetto 2006 che la Federazione calcio, per lo scandalo di Calciopoli, tolse alla Juventus per consegnarlo all'Inter. Questo, ovviamente, dal punto di vista dei bianconeri. E non ha peli sulla lingua in proposito il presidente della Juventus, Andrea Agnelli che non ha remore nel parlare di un vero e proprio scivolone per uno scudetto dato ai "prescritti, altro che onesti". Lo scudetto del 2006  - "Il sistema che ha lapidato la Juventus in piazza, oggi è diventato garantista e incompetente. Il titolo 2005-2006 lo abbiamo vinto sul campo con 91 punti, qualcun altro se l'è visto recapitare con un atto amministrativo. E' stato definito lo scudetto degli onesti: al più, è lo scudetto dei prescritti", ha tuonato Agnelli nel corso di una conferenza stampa che preannuncia una stagione infuocata. Il presidente dei bianconeri ha annunciato battaglia contro la decisione del Consiglio federale della Figc che, a luglio,  si è dichiarato "non competente" per la revoca dello scudetto 2006 all'Inter,  dopo che era emersa l'ipotesi di illecito sportivo relativa all'assegnazione del titolo nel corso delle indagini di Calciopoli, condotte dalla Procura di Napoli. La giustizia sportiva - "La Juventus ha confidato sin dal 2006 nella giustizia sportiva pagando a carissimo prezzo", ha proseguito il presidente bianconero. "Sono poi emersi alcuni fatti nuovi, principalmente dal processo di Napoli, che sono stati elaborati dal procuratore della Figc, Stefano Palazzi. C'è stata una disparità di trattamento totale e per noi questo è inaccettabile. Il sistema che nel 2006 ha lapidato la Juventus ora si scopre incompetente. Da parte nostra siamo estremamente favorevoli a un dialogo che permetta di procedere, ma a condizione che ci sia parità di trattamento. Non temiamo il confronto, siamo stati giudicati e condannati dalla giustizia sportiva. Non saremmo però favorevoli a sederci per dialogare se questo dovesse servire per lavare coscienze sporche e a insabbiare". Gli esposti dei bianconeri - Il club bianconero dunque farà ricorso a vari livelli: al Tribunale nazionale arbritrale per lo sport (Tnas); al procuratore regionale del Lazio presso la Corte dei conti; al prefetto di Roma e al ministero dell'Interno; al delegato per il controllo della gestione presso il Coni; al comitato esecutivo dell'Uefa.

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