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Rottura tra Ankara e Israele Turchia ritira l'ambasciatore

Conclusa l'inchiesta Onu sulla Freedom Flotilla: "Il blocco di Gaza è legale". Diplomazia turca: "Sospesi tutti accordi militari"

Costanza Signorelli
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Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha annunciato l'espulsione dell'ambasciatore israeliano e la "sospensione di tutti gli accordi militari" con lo Stato ebraico. Non solo, il capo della diplomazia turca ha inoltre riferito che sarà ulteriormente ridotta la rappresentanza a Tel Aviv, che scenderà dal livello di primo segretario a quello di secondo. Qualunque funzionario di grado superiore "rientrerà in patria al massimo entro mercoledì prossimo". E' questa la reazione della Turchia nei confronti di Israele, dopo la pubblicazione delle conclusioni dell'inchiesta commissionata dall'Onu sul blitz israeliano contro la Freedom Flotilla. Conclusioni considerate "inaccettabili" da Ankara, tanto da generare una totale rottura dei rapporti con Israele. La posizione dell'Onu - A bordo della Mavi Marmara, l'ammiraglia della Freedom Flotilla I che nel maggio dell'anno scorso tentò invano di forzare il blocco navale della Striscia di Gaza e fu quindi assaltata dalle forze speciali israeliane, furono uccisero nove attivisti turchi. Nella relazione Onu si afferma che si trattò di un'azione "eccessiva e irragionevole", si certifica però anche la sostanziale legalità del blocco di Gaza. La posizione della Turchia - Il capo della diplomazia turca ha invece bollato come "inaccetabili" le conclusioni cui sono pervenuti gli inquirenti, guidati dall'ex primo ministro neozelandese Geoffrey Palmer. Davutoglu ha inoltre puntualizzato che il suo governo "non riconosce la legalità di tale blocco", e ha addossato a Israele la responsabilità del progressivo deterioramento nei rapporti bilaterali. La Turchia non farà marcia indietro, ha aggiunto, finchè la controparte non ne avrà accolto le richieste: in primo luogo, Ankara esige la presentazione di scuse formali, e poi congrui indennizzi alle vittime o ai loro eredi. Dal canto loro le autorità israeliane avevano in precedenza affermato di "accettare con riserve" la relazione della commissione Palmer.

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