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Il premier: "Sono un fuoriclasse Ho salvato l'Italia dal crac"

Berlusconi compie 75 anni e si sbottona: "Rilanciamo il Paese insieme". Poi l'allarme: "Siamo sotto di 5 punti, ora caccia ai voti"

Lucia Esposito
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Un compleanno tranquillo, di lavoro. Qualcuno direbbe amaro, e in fondo solitario. Oggi Silvio Berlusconi compie 75 anni e passerà la giornata tra i suoi collaboratori. Pranzo di lavoro con i vertici del Pdl, pomeriggio di incontri, serata senza feste e party scatenati, come sussurra qualche maligno. Il premier non vuole regali scomodi. Uno, bello, l'ha già ricevuto ieri: nessuna sorpresa alla Camera sulla sfiducia al ministro Romano, il governo ha retto e l'alleanza con la Lega pure. Poi al Tg5 ha rivelato quale sarebbe il dono più gradito: "In un momento così difficile per l'Occidente, per l'Europa e per l'Italia mi piacerebbe che si mettessero da parte i contrasti e gli scontri e si lavorasse tutti insieme per rilanciare l'economia e per portare l'Italia fuori da questa crisi". La giornata del suo compleanno, però, gli ha riservato anche una brutta sorpresa: il governo è andato sotto alla Camera su un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico. "Sono un fuoriclasse" - La festa, il premier, l'ha fatta mercoledì sera: una cena a casa dell'onorevole Alessandra Mussolini, una cara amica. Sicuramente un occhio il Cav lo ha buttato anche al televisore: il suo Milan era in campo contro il Vittoria Plzen, e ha strappato un'importante vittoria in Champions. Così, tra una battuta calcistica e l'altra - "Vedere, con Ibra in campio il Milan vince la partita" -, Silvio ha snocciolato anche un parallelo a base di fuoriclasse. "Pensate se a guidare l'Italia ci fossero Bersani, Di Pietro e Vendola. Una squadra che non ha fuoriclasse. Io - ha aggiunto - sono un fuoriclasse cha ha salvato l'Italia dal default preparato da Romano Prodi quando ha permesso il cambio lira-euro", ha spiegato rivolgendosi ai presenti. "Siamo sotto di cinque punti" - Tra un impegno e l'altro, se non proprio con un regalo sgradito, il Cav ha dovuto fare i conti anche con una notizia poco lieta. Berlusconi ha spiegato che, oggi, il Pdl è "sotto di cinque punti". Ma il premier non perde l'ottimismo, e continua sottolienando come "il nostro elettorato è ancora lì, non è certo passato dall'altra parte". Poi fotografa la situazione: "Il nostro elettorato è in stand-by, nel partito del non-voto, ma riusciremo a recuperare i consensi". Nel corso della cena a casa della Mussolini, Berlusconi ha spiegato che "il governo concluderà la Legislatura e poi vinceremo ancora. A sinistra non c'è nessuno". Snocciolando i sondaggi, Berlusconi ha spiegato che "la nostra gente è sconcertata, ha subito le calunnie e la campagna denigratoria dei giudici". "Dittatura dei magistrati" - Berlusconi, nel corso della stessa cena, ha ribadito che dimostrerà la sua innocenza e che "ancora una volta uscirà indenne da inchieste che hanno solo l'obiettivo di farmi fuori". A mezzanotta ha spento le 75 candeline che campeggiavano sulla torta. "Dimostro 35 anni, noi della Bilancia siamo così", ha scherzato. Ed è bastato l'accenno al suo segno zodiacale per fargli perdere per qualche minuto il sorriso: "La Bilancia in Italia - ha attaccato il premier - dovrebbe essere la giustizia. La legge uguale per tutti. Per tutti, tranne che per uno, Silvio Berlusconi". Quindi un affondo ancora più pesante: "La verità è che in Italia abbiamo una dittatura dei magistrati. Che cosa serve andare a votare? Decidono loro chi vince e chi perde. Ogni volta che facciamo una legge arriva qualcuno di Magistratura democratica che la impugna e la Corte costituzionale di sinistra gli dà ragione. Il popolo dovrebbe insorgere contro questa situazione", ha concluso.

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