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Il blitz fallito di Montezemolo: telefono caldo per la sfiducia

Il presidente della Ferrari era in contatto da giorni con due scajolani e ieri prima del voto ha convinto Destro e Gava a disertare

Andrea Tempestini
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Il blitz è fallito. Venerdì alla Camera ci sono state ore febbrili, minuti di lacerante trattativa. Le opposizioni lavoravano ai fianchi della maggioranza: l'obiettivo era convincere una manciata di deputati a non votare la fiducia a Silvio Berlusconi. Sfumata la possibilità di sfiduciarlo, restava sul piatto quella di non raggiungere il numero legale: una circostanza che avrebbe creato un precedente parlamentare dalle consegunenze imprevedibili. Ma in questo quadro pare che abbia lavorato sodo anche Luca Cordero di Montezemolo, che getta via definitivamente la maschera, ammesso che ci fosse stato ancora un dubbio. Altro che scesa in campo, Luca in campo ci è già. Chi preferite come leader del Terzo Polo? Vota il sondaggio in basso a destra Guarda i risultati parziali Lavoro ai fianchi - Mentre Casini sperava che orchestrando la congiura fosse l'opposizione a poter dettare i tempi dello scioglimente, e mentre il Partito Democrtico pregava perché ci fosse la possibilità di aprire l'ultimo spiraglio per ottenere un governo di emergenza, Montezemolo lavorava sodo col telefonino per far cadere il premier. Il primo a darne notizia, giorni fa, era stato Fabrizio D'Esposito sul Fatto Quotidiano, che spiegaava come mister Ferrari fosse da giorni in contatto con "due partecipanti alle cene di Scajola". Luca insomma già spingeva sul maldipancia degli scajoliani, si applicava affinchè la fronda si allargasse. Ma venerdì è arrivata la prova definitiva. Montezemolo vuole entrare in politica, dalla porta principale, dopo aver fatto fuori l'osso più duro: il Cavaliere. "Ha chiamato Destro e Gava" - Pochi istanti prima che iniziasse il voto di fiducia a Montecitorio, il sottosegretario Aurelio Misiti lo ha spiegato senza giri di parole ad alcuni cronisti. "Questa notte Montezemolo ha contattato Giustina Destro e Fabio Gava, convincendoli a voltare le spalle al muro", riporta il virgolettato il quotidiano Il Riformista. L'operazione è riuscita: i due hanno seguito i desiderata dell'ex presidente di Confindustria. Ma non è tutto, perché Montezemolo, proseguiva Misiti, "ha preso contatti con altri parlamentari. Di sicuro con Catia Polidori, che a quanto mi risulta ha detto 'no, grazie'". Gli argomenti proposti dal presidente Ferrari, evidentemente, sono risultati convincenti, ma soltanto per alcuni onorevoli. Il blitz, per un soffio, è fallito. I dati certi, a questo punto, sono due. Il primo: il governo ha incassato l'ennesima fiducia e ha i numeri per andare avanti. Il secondo: Montezemolo è già in campo.

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