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Ammazzato un prete italiano: Era nelle Filippine da 30 anni

FaustoTentorio è stato freddato da un sicario con il volto coperto da un casco. Era da 30 anni nel Paese: dava fastidio a qualcuno

Lucia Esposito
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Un missionario italiano, padre Fausto Tentorio di 59 anni, della provincia di Lecco, da oltre 30 anni nelle Filippine, è  stato ucciso stamani da un sicario con il volto coperto da un casco, dinanzi alla sua parrocchia di Arakan, a North Cotabato nell'isola filippina di Mindanao. Il sacerdote aveva da poco finito di dire messa e stava per entrare nella sua auto per recarsi, come ogni lunedì, alla riunione del presbiterio di Kidapawan, quando gli si e' avvicinato l'uomo che gli ha sparato con la pistola, colpendolo alla testa e alla schiena. Secondo il racconto alla polizia dei fedeli che si trovavano nel convento, l'uomo e' poi montato su una motocicletta e si e' dileguato. I fedeli, molto legati al missionario, lo hanno portato in ospedale, dove e' arrivato gia' morto, ha raccontato il vescovo di Kidapawan, Romolo de la Cruz. Gli stessi fedeli hanno quindi portato la salma in parrocchia per la veglia funebre. La vita Nato a Santa Maria di Rovagnate (Lecco) nel 1952, padre Tentorio era arrivato nelle Filippine nel 1978 e dopo due anni ad Ayala, nell'arcidiocesi di Zamboanga, era stato trasferito nella diocesi di Kidapawan nel 1980 come amministratore della missione nella parrocchia di Columbio a Sultan Kudarat, fra indigeni e musulmani. Dal 1985 era ad Arakan, dove era conosciuto come padre 'Pops' e lavorava in una comunita' di emarginati, musulmani, indigeni locali, i Manobos, nella formazione e organizzazione di piccole comunita' montane. Dava fastidio a qualcuno ''Non abbiamo parole - ha detto all'Ansa padre Giulio Mariani, responsabile del centro missionario di Zamboanga, sede regionale del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) - non riusciamo a spiegarci quanto successo''. Pedre Tentorio ''ha sempre lavorato nella zona, piena di emarginati, tribali, musulmani. Era molto apprezzato. Forse ha schiacciato i piedi a qualcuno, non sappiamo ancora. Nel 2003 - continua Mariani - era sfuggito a un tentativo di omicidio. Da piu' di 30 anni in quel posto faceva un lavoro magnifico, era amato da tutti''. Padre Tentorio e' il terzo missionario del Pime ucciso a Mindanao. Padre Tullio Favalli venne ucciso da un gruppo paramilitare il 15 aprile del 1985 nella stessa zona di Kidapawan, mentre padre Salvador Carzedda il 20 marzo del 1992 da due uomini in moto a Zamboanga. Due missionari inoltre sono stati rapiti e poi liberati a Mindanao: nel 1998 padre Luciano Benedetti e nel 2007 padre Giancarlo Bossi. - ''Non abbiamo parole, non riusciamo a spiegarci quanto successo. Padre Tentorio era molto amato dai suoi, forse troppo e questo probabilmente ha dato fastidio a qualcuno''. Questo quello che ha raccontato all'ANSA padre Giulio Mariani, missionario Pime, responsabile del centro missionario di Zamboanga, sede regionale del Pontificio istituto missioni estere. Dopo la messa  "Al momento - ha detto al telefono padre Mariani - non abbiamo molte informazioni. Sappiamo che padre Tentorio aveva appena finito la messa e stava entrando nella sua auto quando e' stato colpito. I fedeli che si trovavano nel convento hanno sentito gli spari e sono usciti subito, hanno visto un uomo con un casco scappare verso una moto. Loro stessi lo hanno portato all'ospedale piu' vicino, a 30 chilometri, dove hanno dichiarato la morte di padre Tentorio''. Mariani non ha notizie circa i motivi del gesto. ''Oltre agli omicidi di padre Tentorio e di altri due missionari del Pime, a Mindanao sono stati rapiti nel 1998 padre Luciano Benedetti e nel 2007 padre Giancarlo Bossi

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