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Irregolari sul tram, feste trans Le prove generali di Bersani

Milano, Pisapia cento ne pensa: sconti Atm ai clandestini e fondi speciali in barba alla crisi. Modello di governo Pd

Giulio Bucchi
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Milano da pazzi. Prima la proposta di Sel: tessere per i mezzi pubblici agli immigrati senza documenti. In più: se disoccupati, per viaggiare non dovranno nemmeno pagare. Quindi la nuova uscita del sindaco Giuliano Pisapia, la cui giunta trova 2.500 euro per finanziare la mostra sui trans nonostante le casse del Comune siano al verde. Considerando anche le aperture all'islam e alle moschee, facile pernsare che la sinistra sotto la Madonnina stia facendo le prove generali per l'eventuale presa di Palazzo Chigi. Aiutare i deboli, senza se e senza ma. Che poi se ai milanesi con figli non si trova un centesimo per scontare i biglietti del tram, quella è colpa del governo e stop. Ma le fasce sociali in vera difficoltà, gli emarginati, gli esclusi a Giuliano e ai suoi vanno a genio eccome. Soprattutto se clandestini - tanto da regalargli i trasporti gratis, come da ultima proposta che sarà discussa in Consiglio -, o omosessuali (vedi il primo patrocinio del Comune dato dal neo sindaco appena insediato), e - ultimi in ordine di tempo - i transessuali. O meglio i transgender, che altrimenti Luxuria si indigna e parla di “orribile semplificazione sessista”. La proposta arriva dal Consiglio di Zona 2, passato come quasi tutti sotto l'egida della “marea” arancione, sponda Pd, partito in cui milita il presidente Mario Villa. In pratica si tratta di stanziare la cifra di 2.550 euro per realizzare una mostra in occasione del Transgender day of Remembrance, che cade il 20 novembre. Una ricorrenza molto sentita nel mondo gay e lesbo e che ricorda le vittime di violenza dovute alle discriminazioni sessuali. Nobilissima causa, certo, ma che ai cittadini della Zona 2 serva addirittura una mostra «volta a favorire la sensibilizzazione e l'informazione in considerazione dell'interesse dell'argomento trattato a del suo alto valore sociale», pare un po' troppo. E la pensa così tutto il gruppo consiliare della Lega Nord, che ha denunciato lo stanziamento di fondi assieme «ad altre iniziative che mettono in evidenza le reali priorità della giunta Pisapia», secondo le parole del consigliere Alessandro Morelli. «L'iniziativa curiosamente - ha spiegato Morelli - non è figlia della richiesta di nessuna associazione particolare», e dunque solo della solerzia e della sensibilità del presidente di zona. «Per questo ho intenzione di chiedere un'interrogazione per vederci chiaro», ha spiegato Morelli, che ha messo in fila una serie di provvedimenti che dell'obiettivo “priorità ai milanesi” hanno ben poco. Dalla casa al cavalcavia Bacula in zona 8 «che non si capisce come è stata data ai rom invece che ai milanesi», a un corso di arabo realizzato sempre in zona 8. E tornano alla memoria numerosi exploit della giunta arancione: dal già citato patrocinio al gay pride, con tanto di sostanzioso sconto sulle tasse per l'uso del suolo pubblico, alle indecisioni e tentennamenti attorno alla visita del Papa la prossima primavera per l'incontro mondiale delle famiglie. di Edoardo Cavadini

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