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E su Giulio dissidente: Si è defilato

Bossi: "Io e Tremonti siamo amici, ma Berlusconi ha i voti per il federalismo". Alta tensione tra Cav e superministro (assente all'ultimo vertice)

Lidia Baratta
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Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi: mai come ora così distanti. Soprattutto dopo la lettera di intenti presentata ieri all'Europa. I rapporti personali tra i due, si sa, si erano già deteriorati da tempo. Dopo le liti della scorsa estate sulla manovra economica, negli ultimi giorni sembrava però che i due si stessero sforzando di mettere a segno una pacifica convivenza in vista del decreto Sviluppo da varare e delle richieste dell'Europa da soddisfare. Ma nei tre giorni passati è successo di tutto. E il divario tra premier e ministro dell'Economia sembra ormai incolmabile. A certificare la distanza ci ha pensato anche Umberto Bossi con una frase sibillina che si presta a mille interpretazioni. Umberto sceglie Silvio - Dopo la pax siglata tra Silvio Berlusconi e l'Europa - che ha promosso il pacchetto proposto nella notte tra mercoledì e giovedì - ha parlato il Senatùr. Il leader leghista che con la difesa a oltranza delle pensioni ha fatto seriamente traballare il governo. "Con l'Europa ci siamo impegnati, mica potevamo spaccarla - ha spiegato -. E dall'Unione europea è arrivato un giudizio positivo". Così il leader del Carroccio parlando con i giornalisti all'aeroporto di Ciampino. Poi la bordata contro l'amico (?) Giulio Tremonti. Bossi rivendica il fatto che "ci siamo riuniti per fare questa lettera...e Tremonti si è defilato. Sono suo amico - ha aggiunto sornione -, ma Berlusconi ha i voti per fare il federalismo, e questo non l'ho dimenticato". Come dire - improvvisiamo una 'traduzione' delle parole di Bossi -: Giulio mi tirava per la giacchetta e mi chiedeva di pormi ancora più lontano dal Cavaliere, ma alla fine ho scelto Silvio. Tremonti "commissariato" - La crepa tra Berlusconi e Tremonti era emersa in ultima istanza durante la trattativa con la Lega Nord sulla questione delle pensioni di anzianità. Mercoledì mattina, poi, a scavare del tutto il fossato ta i due, c'è stato lo scambio di cosigli e suggerimenti tra Roma, Europa e Bce. E c'è qualcuno che, come riporta il Corriere della sera, dice che di fatto Tremonti sarebbe stato "commissariato", anche grazie all'aiuto di Mario Draghi (a cui oggi si aggiunge il Bossi che di fatto lo ha scaricato per poi spiegarlo davanti alle telecamere). Giulio chiede le dimissioni del Cavaliere - Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi nella stesura delle misure europee, in realtà, distanti lo erano già in partenza. E anche gli altri ministri della coalizione ora sembrano rivendicare il fatto che nel documento presentato all'Europa delle sclete di Tremonti ci sia poco o nulla. Addirittura c'è chi racconta di una richiesta esplicita, seppur pacata, da parte di Tremonti a Berlusconi di fare un passo indietro e dimettersi, visto che la situazione all'inizio della settimana sembrava bloccata e senza via d'uscita. Richiesta alla quale il Cavaliere avrebbe replicato con una controrichiesta: il paso indietro fallo tu. Ovviamente, pare che nessuno dei due abbia intenzione di muovere neanche un piede.

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