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Gli onorevoli ci fanno fessi Mangiano a sbafo a 11 euro

Dopo le polemiche dell'estate e le loro promesse ("pagheremo di più"), spunta uno scontrino che li smentisce ancora

Andrea Tempestini
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La polemica sui prezzi delle mense della casta avevano tenuto banco per tutta la scorsa estate. Dopo l'ondata di disgusto per le cifre da caritas che i politici pagavano (o meglio, pagano) a Montecitorio e Palazzo Madama, la casta promise un sacrificio: "Pagheremo qualche euro in più per i nostri pasti". Promesse vane, verrebbe da dire. Già, perché su Facebook da mercoledì circola uno scontrino che testimonia come gli onorevoli (del Senato, nella fattispecie) continuino a mangiare a sbafo. La data sulla ricevuta è quella del 19 ottobre 2011: noi, ingenui, credevamo che gli auspicati rincari si fossero già abbattuti sulla mensa degli onorevoli. Eppure. Eppure... Il menù è il seguente (come testimoniato dall'immagine): trofie con asparagi e speck, tagliata con rucola, grana e aceto balsamico, ananas, torta della nonna e bevanda. Il totale? 11,41 euro. Incrdedibilmente i senatori smentiscono l'evidenza, tanto che Belisario, dell'Idv, racconta che "alla mensa una tagliata costa sui venti euro". Chi sta mentendo? La verità pare stare dalla parte dello scontrino. E francamente non interessa nemmeno andare a verificare se lo stesso menù, ad agosto, costasse un euro in meno: il prezzo resta scandalosamente basso.

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