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Tensione sui titoli di Stato Giappone frena sugli aiuti

Dopo l'annuncio del piano per salvare Italia e Spagna vendite in Borsa. Volano i rendimenti. Tokyo, stop al Fondo

Andrea Tempestini
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Dopo l'annuncio di Fmi, Bce e banche centrali su una rete di sicurezza per salvare Italia e Spagna dal contagio in caso di crac di Atene, la settimana dei mercati si apre all'insegna delle vendite. Apertura debole per tutte le Borse europee. Ma sotto tensione, oltre ai titoli bancari sui listini, ci sono i titoli di Stato. In Italia lo spread tra il Btp e l'analogo tedesco si è riavvicinato pericolosamente a quota 400 punti base, a 392 punti rispetto ai 284 registrati venerdì. Ma c'è un dato ancora più preoccupante: l'interesse sul decennale italiano è volato al 6,07%, un rendimento che viene considerato non sostenibile a causa del nostro elevato debito pubblico. I dubbi del Giappone - Significative novità economiche arrivano dal Giappone, dove il governo è intervenuto sul mercato dei cambi vendendo massiccialmente la moneta nipponica per indebolirne il valore, considerato il crollo del dollaro che ha raggiunto un nuovo minimo storico dal 1954, a 75,32 yen. Dopo l'intervento il biglietto verde è passato sopra quota 79 yen. Inoltre il Giappone vuole prima conoscere i dettagli circa le mosse del fondo Salva-Stati dell'Unione europea prima di decidere che ruolo avere. Lo hanno rivelato fonti che hanno espresso giudizi più in linea con la prudenza della Cina che con quelli senza indugi del numero uno del Fondo, Klaus Regling, per il quale Tokyo proseguirà ad acquistare i bond.

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