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Inter-Juve, il duello degli idioti: Heysel alè contro negro di m...

Gli ultrà nerazzurri espongono uno striscione insultante i morti dell'85. Gli juventini rispondono con cori anche contro Facchetti

Andrea Tempestini
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Inter-Juve di sabato sera non è stata soltanto l'ultimo derby d'Italia, coinciso con il definitivo rilancio dei bianconeri e il crollo preoccupante dei nerazzurri. Inter-Juve è stata anche una nuova occasione per i soliti idioti di mettersi in bella vista. La partita, si sa, dopo Calciopoli e le accuse dei club, è sempre più tesa. Ma lo striscione esposto dagli ultrà nerazzurri è inaccettabile. Nel primo tempo ecco campeggiare l'orribile scritta: "Acciao scadente, nostalgia dell'Heysel", un macabro riferimento al crollo dello stadio belga che nel 1985, in occasione dell'allora finale della Coppa dei Campioni, provocò la morte di 39 tifosi juventini (l'acciaio scadente, al contrario, è quello finito nel mirino delle indagini sul nuovo stadio della Juve). Lo striscione è rimasto esposto fino a che un funzionario della Federcalcio lo ha fatto rimuovere. Ma nel secondo tempo i deficienti del tifo hanno bissato con lo striscione: "Agnelli, crepa". La risposta e le sanzioni - A quel punto è scattata la rappreseglia degli ultrà juventini. Sprovvisti di striscioni hanno ripiegato su cori altrettanto demenziali. Il primo: "Facchetti uomo di merda". Il secondo: "Facchetti non parla più". E poi la perla, ecco il coro razzista: "Maicon negro di merda" alternato ai tristemente noti uh-uh, il verso della scimmia, che si alzavano al cielo ogni volta che il brasiliano toccava palla. La performance sia dei tifosi della Juve sia di quelli dell'Inter non è però sfuggita al giudice sportivo. Per entrambe le società sono arrivate pesanti ammende: 20mila euro all'Inter "per avere i suoi sostenitori esposto per cinque minuti uno striscione dal tenore insultante la memoria di tifosi della squadra avversaria deceduti in tragiche circostanze" e per aver "esposto per circa 7 minuti uno striscione dal tenore ingiurioso nei confronti del presidente della squadra avveraria". Per la Juve invece 10mila euro di muta "per avere i suoi sostenitori indirizzato reiteratamente ad un calciatore avversario grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale".

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