Cerca
Logo
Cerca
+

Salva la speleologa intrappolata Vuole già tornare in grotta

La donna era caduta a 250 metri di profondità fratturandosi la caviglia. Per riportarla in superficie necessarie 35 ore di interventi

Nicoletta Orlandi Posti
  • a
  • a
  • a

Due giorni da incubo, ma alla fine Anna Bonino ce l'ha fatta. La speleologa bresciana di 36 anni rimasta incastrata da domenica scorsa alla profondità di 250 metri in una grotta sull'altopiano di Cariadeghe questa mattina alle 6,40 è stata riportata in superficie. “Sono stati i miei eroi, con loro non ho mai avuto paura, grazie a tutti quelli che mi hanno aiutata e salvata”, ha detto Anna non appena ha rivisto la luce. Sta bene, nonostante la frattura a due ossa della caviglia e non ha mai perso la speranza anche perché vicino a lei c'erano quegli “angeli”: “In tutte quelle ore mi sono anche riposata, hanno fatto tutto loro”. Loro sono gli uomini del soccorso alpino e speleologico che si sono immediatamente attivati per il recupero della donna. Una squadra di primo intervento è entrata in grotta alle ore 20,00 di domenica. Il recupero vero e proprio è iniziato qualche ora più tardi, dopo che la speleologa è stata stabilizzata all'interno di una tendina riscaldata, dall'equipe medica del Cnsas, in contatto diretto con la centrale operativa del 118 di Brescia. Per trasportare Anna Bonini è stato necessario allargare alcuni tratti molto stretti della grotta, per questa operazione si sono dedicati 8 volontari della Commissione Disostruzione del Cnsas che, con l'uso di micro cariche, hanno demolito piccole porzioni di roccia consentendo il passaggio della barella. Durante l'intervento, durato complessivamente 35 ore circa, di cui 25 ore di trasporto barella, si sono alternate 3 squadre di medici ed infermieri e 3 squadre di tecnici per il recupero. In grotta hanno operato in totale 84 tecnici per una media di 12 ore/uomo di lavoro. All'esterno le operazioni sono state coordinate dal delegato della IX Zona speleologica Lombardia, Andrea Gigliuto, coadiuvato, per la logistica e le comunicazioni, da una decina di soccorritori. Il recupero in grotta, riferisce il Soccorso alpino, si è svolto senza particolari intoppi e l'infortunata è stata per la maggior parte del tempo vigile e collaborativa, dimostrando un'eccezionale forza d'animo. La stessa forza d'animo che ha dimostrato non appena tornata in superficie: "Adesso sono un po' spaventata, ma credo di sì, certo, è la mia passione, è vero ho avuto un incidente ma chi cade deve rialzarsi e continuare". Guarda il video su Libero Tv Guarda la gallery

Dai blog