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Operai applaudono Marchionne per il contratto anti-Cgil

Sergio interviene: "Stiamo facendo delle scelte di responsabilità per il Paese". E trova il sostegno del presidente Elkann

Costanza Signorelli
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"Ribadisco qui l'impegno mio e della mia famiglia a sostenere gli sforzi di Sergio Marchionne che hanno l'obiettivo di fare Fiat-Chrysler un grande gruppo che fa grandi automobili". Sono le parole di John Elkann che, nel giorno del debutto della nuova Fiat Panda, interviene nella Fabbrica di Pomigliano per ribadire l'impegno della sua famiglia nel gruppo Fiat e sottolineare l'appoggio totale nei confronti dell'amministratore delegato Sergio Marchionne. Le proteste - Ma, mentre all'interno dello stabilimento  - dove per la prima volta saranno introdotti i criteri del "World Class Manufacturing" - il discorso di Elkann è accolto dagli applausi, fuori dai cancelli  un centinaio di manifestanti della Fiom e di sSlai Cobas protesta contro il "piano Marchionne" e le sue ricadute occupazionali nel napoletano. Oltre a sigle storiche dei disoccupati, ci sono giovani aderenti a centri sociali e rappresentanze dei sindacati di base. Marchionne - "Agli scettici e ai detrattori rispondiamo con i fatti: sono questi che ci consentono di assicurare alla Fiat un futuro sicuro. Solo così possiamo offrire garanzie ai lavoratori". Così Sergio Marchionne, a.d. di Fiat e Chrysler ha parlato a Pomigliano ricordando che la scelta di riportare la Panda dalla Polonia all'Italia "non è stata dettata da scelte economiche ma dal senso di responsabilità". "Sappiamo che il mondo sta guardando l'Italia con grande preoccupazione, ma non è solo un compito della politica traghettare il paese fuori dalle acque pericolose, spetta a tutti. E' un nostro dovere privilegiare il paese dove la Fiat ha le radici, dobbiamo essere all'altezza della nostra storia".

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