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La Lega all'attacco di Monti

Il capogruppo Reguzzoni al premier: dimezziamo gli emendamenti se non metti la fiducia. Espulsi due deputati, seduta sospesa

Lucia Esposito
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La Lega si mette di traverso e continua  fare ostruzionismo sulla manovra economica: fa interventi continui su quanto accaduto ieri in Senato ritardando di fatto la ripresa dell'esame del decreto sui cui il governo intende porre la fiducia. Il presidente Gianfrano Fini, ribadendo il ‘diritto' dei deputati del Carroccio a intervenire, ha fissato tempi strettissimi per parlare sul verbale. “Senza fiducia tagliamo emendamenti. Abbiamo presentato 47 emendamenti. Siamo disposti a ridurli alla metà garantendo un atteggiamento tranquillo, facendoli votare in un'ora e mezza se il governo non pone la fiducia”. Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo della Lega, Marco Reguzzoni, riferendosi alla manovra economica. “Mettete la fiducia – ha spiegato – perché avete paura di voi stessi. Venite in Aula senza fiducia e diteci di no alle nostre proposte".  "I colleghi che per  tre anni si sono lamentati sulle questioni di fiducia poste - dice   Reguzzoni volgendo lo sguardo ai banchi del Pd - non possono prendere   atto che noi presentiamo 20 emendamenti. Ma mi rivolgo anche al Pdl". Dunque, chiede la Lega, niente fiducia sulla manovra. "Volete   distruggere le prerogative del Parlamento? - conclude Reguzzoni - la   responsabilità è tutta e solo vostra".  Il presidente ha sospeso la seduta dopo aver espulso due deputati Gianluca Buonanno e Fabio Rainieri per avere esposto un cartello in aula.

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