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Al Qaeda fa 40 morti in Siria: doppio attentato a Damasco

Due kamikaze si fanno esplodere davanti ad altrettante sedi dei servizi segredi di Bashar. Cento feriti, arrestato un uomo

Giulio Bucchi
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La mano di Al Qaeda negli attentati che stanno sconvolgendo la Siria. Almeno 40 morti e cento feriti a Damasco è il bilancio, ancora provvisorio, delle due esplosioni contro le sedi dei servizi segreti. Gli atti terroristici, riferisce la tv di stato, sono stati compiuti da due kamikaze a bordo di un'autobomba nei pressi della sede della Sicurezza dello Stato (Amn al Dawla) e di un quartier generale di un'altra agenzia di sicurezza, nel centrale quartiere di Kafr Susa. Secondo la tv di stato la polizia ha arrestato un uomo sospettato di essere implicato nella strage di Kfar Soussa. Arrivano gli osservatori: video su LiberoTv L'attacco di al Qaeda: la fotogallery I dubbi dell'opposizione - Gli attivisti siriani per i diritti umani e gli esponenti dei Comitati di coordinamento locali dubitano però sul fatto che dietro gli attentati di Damasco ci sia la mano di Al Qaeda. Intervistati dalla tv araba al-Jazeera, alcuni di loro sostengono che "dopo questi attacchi le strade di Damasco sono vuote e non è un caso che siano avvenuti proprio nel giorno in cui si attendevano migliaia di persone protestare per le vie della città". "Sostenendo che nel Paese c'è la mano di al Qaeda - accusano - si vuole impedire a questi osservatori di girare liberamente per il Paese e li si vuole intimidire". I militanti dell'opposizione siriana attivi su Twitter e Facebook fanno notare invece come "sia strano il fatto che pochi minuti dopo la prima deflagrazione la tv di Stato di Damasco sia riuscita subito a dare la notizia e ad essere presente sul posto con le telecamere, mentre le autorità si sono subito affrettate a dire, mentre annunciavano gli attentati, che dietro c'era la mano di al Qaeda".

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