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Pirati prendono nave italiana "Siamo abbandonati da Stato"

Oman, 6 connazionali in mano ai banditi: presa la petroliera Enrico Ievoli. La moglie del comandante: "Solo silenzio da Farnesina"

Giulio Bucchi
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Un'altra nave italiana sequestrata dai pirati: si tratta della Enrico Ievoli, una petroliera che è stata catturata al largo delle coste dell'Oman. Sono sei gli italiani a bordo, tutti siciliani. Il comandante ha comunicato all'armatore che "i pirati sono saliti ma l'equipaggio sta bene": sulla nave, oltre ai sei italiani, ci sono anche 5 ucraini e 7 indiani, mentre non c'erano guardie armate. La Ievoli aveva già avuto a che fare con i pirati, nel marzo del 2006, quando il cargo navigava al largo delle coste yemenite di Aden. In quel caso basto l'allarme del comandante e l'arrivo di un elicottero militare italiano per far allontanare i due motoscafi con i presunti pirati a bordo."Abbandonati dallo Stato" - Rita Musumeci, moglie del comandante della petroliera finita nelle mani dei banditi, impaurita sfoga la sua rabbia: "Mi chiamano le mogli degli altri marittimi sequestrati, ma da stamattina nessuno s'è fatto vivo dalla Farnesina. Nessun funzionario o militare di questo Stato e di questo governo ha sentito il bisogno di dire una parola né a me, né ai miei due figli, né ai familiari degli altri sventurati perduti adesso lontano da casa". La signora Musumeci punta così il dito contro lo Stato, da cui si sente abbandonata, e ringrazia i giornalisti per le notizie che le riferiscono. "Ma vorrei avere notizie dirette da chi segue o dovrebbe segure la vicenda sul posto - ha proseguito -. E anche se ambasciatori, militari e funzionari non sapessero ancora molto, almeno una parola di conforto sarebbe gradita. Come capisco confrontando io le altre signore, i figli che chiamano, i parenti che cercano notizie qui, a casa del comandante...". Poi l'amara conclusione: "Sappiamo come comincia questa storia, con i pirati che s'impossessano della petroliera, ma nessuno sa adesso che cosa accadrà, quanto durerà l'assenza, l'ansia, l'attesa perché, lo so, da domani nemmeno voi giornalisti telefonerete più. Oggi facciamo notizia, anche se nemmeno dalla Farnesina ci calcolano. Domani saremo dimenticati".

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