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Vigile ucciso: gli investitori due ore su luogo del delitto

I killer di Nicolò Savarino sarebbero rimasti in zona per controllare la situazione. Lunedì l'autopsia sul corpo dell'agente

Matteo Legnani
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La procura si era raccomandata il massimo riserbo sulle indagini per l'omicidio Nicolò Savarino, il vigile urbano investito e ucciso giovedì da un suv in zona Bovisa, a Milano. Ma secondo indiscrezioni, i due occupanti della Bmw X5 sarebbero nomadi specialisti in truffe e a bordo dell'auto incriminate ci potrebbero essere stati contanti, merce di valore rubata o comunque scottante. E, ancora, i due sarebbero rimasti nella zona dell'omicidio per almeno due ore dopo aver investito il vigile, nonostante la presenza delle volanti dei ghisa e della polizia. E in via Lancetti, dove poi la Bmw è stata ritrovata, avrebbero addirittura chiesto a una signora di spostare un po' la sua auto per poter parcheggiare il loro suv tutto ammaccato. La stessa freddezza che gli avrebbe permesso, subito dopo l'investimento, di fermarsi, scendere dalla Bmw e togliere da sotto l'auto la bicicletta semidistrutta di Savarino. Le ricerche degli inquirenti proseguono, finora senza risultati. E intanto, per lunedì prossimo è stata fissata l'autopsia dello sfortunato agente.

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