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Ancora bufera al Pirellone Arrestato l'ex assessore

Ponzoni, consigliere regionale Pdl, era già indagato per il fallimento per il fallimento dell'immobiliare Pellicano

Matteo Legnani
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Il gip del tribunale di Monza Maria Rosaria Correra ha emesso un ordine di arresto nei confronti dell'ex assessore regionale (e consigliere Pdl in carica al Pirellone) Massimo Ponzoni. Oltre a lui, il provvedimento riguarda quattro persone: l'ex assessore alla Provincia di Monza Rosario Perri, il vicepresidenze  della Provincia di Moza e Brianza Antonino Brambilla, l'ex sindaco di Giussano Franco Riva e l'imprenditore Filippo Duzioni. Ponzoni risulta all'estero per motivi di lavoro. Le accuse contestate sono relative a presunti reati di corruzione e brancarotta fraudolenta. Il nome di Perri era comparso nell'indagine Infinito, non come indagato. Perquisizioni negli uffici della Regione e al comune di Desio, dove Perri dirigeva l'ufficio tecnico.  Già indagato - Massimo Ponzoni era già stato indagato nel marzo 2010 per bancarotta nell'inchiesta sul fallimento dell'immobiliare Pellicano, assieme alla moglie e al cognato. La società era stata dichiarata fallita dal tribunale di Monza nel gennaio scorso con perdite per circa 600mila euro. Ponzoni era poi stato rieletto alle elezioni regionali di quello stesso anno con 11.069 preferenze, il numero più alto ottenuto nella provincia di Monza. Il bis di prosperini - Si tratta del terzo politico del Pdl arrestato in Regione nel giro di poco più di due anni: nel dicembre 2009, l'allora assessore Pier Gianni Propserini era stato clamorosamente arrestato durante una diretta tv per corruzione e turbativa d'asta, patteggiando poi una condanna a tre anni e 5 mesi; allo stesso Prosperini era poi stato notificato, mentre già si trovava ai domiciliari, un altro ordine d'arresto nel luglio 2011 per una tangente da 10mila euro presa per favorire un'azienda valtellinese nella costruzione di stand per la Bit, la Fiera del turismo. Il caso Nicoli Cristiani - Mentre lo scorso 30 novembre, a finisre in carcere era stato il vicepresidente del Consiglio regionale, (ed ex assessore pure lui) Franco Nicoli Cristiani, per una presunta tangente da 100mila euro per ammorbidire i controlli sullo smaltimento di rifiuti  nocivi nei cantieri d'ell'autostrada Brebemi. Il caso Penati - La scorsa estate aveva fatto scalpore la vicenda dell'ex presidente della Provincia di Milano (e vicepresidente del Consiglio regionale in caricoa) Filippo Penati, del Pd, il quale aveva scampato l'arresto (chiesto dai pm) solo perchè il gip aveva derubricato le accuse da concussione a corruzione, che ha tempi di prescrizione più brevi.  

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