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Il Cav vuole le frequenze tv? Deve far cadere il prof Monti

Il governo: 3 mesi per decidere su beauty contest. I tempi per andare ad elezioni anticipate saranno già scaduti da tempo

Andrea Tempestini
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Il professor Monti ha stabilito i tempi: tre mesi, novanta giorni. Questa la deadline fissata dai tecnici per decidere sulle frequenze televisive da assegnare. Ma c'è una coincidenza che salta all'occhio: fra tre mesi saranno ampiamente scaduti i tempi entro i quali sarà possibile andare ad elezioni anticipate (le ultime date possibili coincidono con la prima o la seconda domenica di giugno). Il Parlamento, infatti, deve essere sciolto tra i 45 e i 70 giorni che precedono le consultazioni. Una notizia che non farà piacere a Silvio Berlusconi e a Mediaset: se il Cavaliere volesse avere la certezza che il Biscione possa sfruttare il beauty contest per l'assegnazione delle frequenze dovrebbe far crollare il governo dei tecnici, magari rinsaldando il rapporto con la Lega e Bossi per andare alle urne il più presto possibile. A complicare ulteriormente il quadro, il fatto che a novembre partirà il cosiddetto sementre bianco, gli ultimi sei mesi di mandato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in quel periodo non avrà più il potere di sciogliere il Parlamento (e solo nell'improbabile caso in cui l'inquilino del Colle staccasse la spina a Monti per Mediaset si spalancherebbero le porte del cosiddetto beauty contest, ossia l'assegnazione delle frequenze digitali alle società che hanno i migliori mezzi per poterle sfruttare).

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