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La Culona è volata in Cina ma in Europa è ormai sola

Fmi e Bce premono perchè la Germania apra i cordoni della borsa, Monti vuole gli Eurobond e se in Francia vincese Hollande...

Matteo Legnani
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Inizia oggi la quattro giorni della cancelliera tedesca Angela Merkel in Cina. Con una delegazione di una ventina di grandi aziende tedesche, vedrà il presidente Hu Jintao e il primo ministro Wen Jiabao. Obiettivo: convincere i cinesi a investire ancora nella vecchia europa attanagliata dalla crisi. La Germania si porta a casa un terzo  degli scambi commerciali tra il paese della Grande Muraglia e l'Europa a 27. Un viaggio durante il quale la Merkel potrà almeno per qualche ora dimenticare la difficile situazione che la attende in Europa. Al ritorno, entro la metà di febbraio, vedrà per l'ennesima volta il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier italiano Mario Monti, questa volta a Roma. E la sensazione è che la cancelliera sia sempre più sola: Bce (che ha già messo nelle banche europee 489 miliardi di prestiti triennali a tassi da regalo solo nell'ultimo mese) ed Fmi (che ha promesso 1000 miliardi se le cose dovessero precipitare) hanno a più riprese chiesto alla cancelliera di aprire i cordoni della borsa e concedere più soldi al fondo salvastati. Monti preme per gli Eurobond quale indispensabile strumento di ripresa. Il solo al suo fianco resta Sarkozy, il quale tra pochi mesi dovrà vedersela con il socialista Hollande nelle preasidenziali. E la Merkel è terrorizzata da una (probabile) vittoria di Hollande, il quale ha già detto che da presidente rovedrà il patto europeo a 25 appena firmato e premerà per gli Eurobond. secondo fonti di Berlino, la cancelliera avrebbe più volte cercato di incontrarlo, senza successo. Insomma, anche l'asse franco-tedesco sembra avere i giorni contati.

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