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Istat, così cambia il paniere per nascondere l'inflazione

Aumentati i prezzi dei prodotti acquistati: +4,2, impennata benzina. Ma i beni considerati non riflettono il costo della vita reale

Andrea Turco
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L'Istat rivela che a gennaio il rincaro del cosiddetto "carrello della spesa", ovvero i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,2% su base annua. Un rialzo ben superiore al tasso d'inflazione (3,2%). Su base mensile la crescita è dello 0,8%, ai massimi da un anno. Notizie cattive per gli automobilisti. La benzina aumenta del 17,4% (dal +15,8% di dicembre) su base annua e del 4,9% su base mensile. L'Istat ha aggiunto che il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto sale del 25,2% in termini tendenziali (dal 24,3% di dicembre) e del 4,7% sul piano congiunturale. Inoltre, entrano a far parte del nuovo paniere l'E-book reader, l'E-book download e la Mediazione civile. Perplessità su Giovannini - Il problema vero, però, è proprio il paniere. Sebbene l'Adoc abbia applaudito l'aggiornamento "adeguto alle reali e quotidiane spese degli italiani", resta la perplessità sulle scelte dell'Istituto guidato da Enrico Giovannini (quello, per intenderci, che presiedeva la commissione sugli stipendi dei parlamentari italiani conclusa con un nulla di fatto), che di fatto rischia di cammuffare i dati sull'inflazione reale 'abbassando' il livello di quella nominale. Ma il costo della vita è un'altra cosa.

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