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Bossi: "Nessuna rottura col Pdl" E incontra il nemico Monti

Il Senatur: "Con Silvio ci sono tensioni, il governo tecnico è il peggiore per il nord". In settimana incontro con il premier

Matteo Legnani
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Lega Nord sempre più schizofrenica sulla questione del sostegno al Pdl. Giusto questa mattina Roberto Calderoli aveva ribadito l'aut aut rivolto nei giorni scorsi dal capo Umberto Bossi a Berlusconi ("o molli Monti o noi molliamo Formigoni in Lombardia"), quand'ecco che nel pomeriggio, dopo la riunione del parlamento padano, lo stesso Senatur ha ammorbidito la sua posizione dicendo che col Pdl ci sono tensioni ma che "non si arriverà a una rottura" (In mattinata Bossi aveva dichiarato: "Se va via Berlusconi risolviamo tutti i problemi e ci prendiamo il nord"). E Roberto Maroni ha apertamente detto che il sostegno a Formigoni non si toglie, perchè "noi siamo persone serie che nel 2010 hanno preso coi cittadini lombardi un preciso impegno che intendiamo portare avanti". Resta, comunque, il giudizio negativo sul governo Monti: "Il peggiore possibile, per il nord" lo ha definito oggi Bossi. Il quale, comunque, vedrà il "gran nemico": un incontro politico tra il leader della Lega e il presidente del Consiglio è infatti in calendario entro la prossima settimana. "Parleremo un po' di tutto - ha detto Bossi - ma non di legge elettorale". In serata, Bossi è tornato a parlare dopo un incontro pubblico a bergamo, ribadendo che "il problema non è Berlusconi. Il problema siamo noi, se vogliamo diventare o meno il primo partito del nord" Sul fronte interno, la giornata ha portato all'aborto di una qualunque "lista del sindaco" a Verona, dove si voterà per le comunali tra qualche mese. Il primo cittadino padano Flavio Tosi, quindi, non farà alcuna sua lista e la Lega correrà da sola con un'unica lista.  

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