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Lerner Caso Lusi, il duro Gad critica la sinistra Ma lui all'epoca non era portavoce dell'Ulivo?

L'Infedele Gad: "Margherita e Quercia andarmo uniti alla Camera e separati al Senato per questioni di cassa"

Andrea Tempestini
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Nel grande caos della Margherita, nel caso del senatore Luigi Lusi che fece sparire 13 milioni di euro vuole dire la sua anche l'Infedele Gad. Lerner sceglie le pagine di Repubblica per dire la sua, e ci tiene a "ricordare le indicibili motivazioni patrimoniali che suggerirono ai dirigenti della Margherita e della Quercia la scelta autolesionistica di presentarsi uniti alla Camera e seprati al Senato". Ma Gad ha la soluzione del Giallo, e al quotidiano vicino al Partito Democratico spiega che "lo fecero per ragioni di cassa". In buona sostanza "l'unità del nascente Pd fu sacrificata al vil denaro". Un punto di vista condivisibile. Una ragionamento solido e che regge, dall'inizio alla fine. Resta però una domanda che puntualmente non viene sottoposta da Repubblica all'Infedele Gad: come mai si mostra così inflessibile e bacchettone su vicende alle quali non è propriamente estraneo? Già, perché all'epoca dei fatti - per dirla in termini giuridici - Lerner era portavoce dell'Ulivo. Inutile stare a sottolineare la continguità tra l'Ulivo e il Partito Democratico. E allora perché Lerner viene a criticare le ragioni di una scelta che, con più che buona probabilità, gli erano già chiare nel 2007?

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